Fendi continua a sorprendere il mondo della moda con la sua collezione Resort 2024, questa volta sotto la guida creativa di Stefano Pilati
Con una carriera ricca di successi nel mondo della moda e un approccio progressista alla creazione di abiti, Stefano Pilati entra nel mondo di Fendi per creare la Resort 2024. Una collezione che si distingue per la sua eleganza e innovazione Prosegue dunque la storia di collaborazioni di Fendi con altre maison e designer. Kim Jones, direttore creativo per l’abbigliamento femminile, ha sempre creduto nella forza delle partnership creative. In occasione del 25° anniversario dell’iconica borsa Baguette di Fendi, ha coinvolto Marc Jacobs nella creazione della collezione Resort 2023.
E non è stata l’unica collaborazione di successo: i progetti con SKIMS e Versace hanno dimostrato il potenziale creativo di queste partnership. La tradizione dei Friends of Fendi continua a prosperare, e stavolta Stefano Pilati è il talento chiave. Kim Jones ha condiviso il suo entusiasmo per questa collaborazione: “Stefano è uno dei designer che ammiro di più. Sono sempre stato innamorato del suo lavoro ed è qualcuno che ammiro: è stato un’ispirazione per quello che faccio”. Parole che evidenziano il rispetto reciproco tra i due designer, e anticipano ciò che questa collaborazione promette.
Fendi, la Resort 2024 disegnata da Stefano Pilati
Già direttore creativo di Yves Saint Laurent ed Ermenegildo Zegna, Pilati nel 2020 ha fondato il brand marchio indipendente Random Identities. Per la collezione Fendi Resort 2024, Stefano Pilati ha tratto ispirazione dalle epoche progressiste del XX secolo, in particolare dagli anni ’20 e ’60 del Novecento.
Una delle caratteristiche più affascinanti della collezione di Stefano Pilati per Fendi è la sua reinterpretazione delle “flapper” libere, rivoluzionarie ed emancipate. Flapper è una parola in slang con la quale, nel mondo anglosassone, si indica la generazione di donne degli anni Venti del secolo scorso. Erano le ragazze di quegli anni caratterizzati da turbolenze politico-sociali e da un grande scambio culturale fra le due sponde dell’oceano Atlantico: da una parte l’Europa appena uscita dalla Grande Guerra, e dall’altra gli Stati Uniti. Le flapper si caratterizzavano per il trucco eccessivo, per il fatto che bevessero alcolici come gli uomini, ma soprattutto per la loro sessualità, disinvolta e libera. Inoltre si concedevano la libertà di fumare in pubblico e di guidare automobili da sole, violando le norme sociali e morali dell’epoca.
Pilati ridefinisce la flapper come una figura di emancipazione e inclusione, sottolineando la bellezza di essere sé stessi. La collezione presenta capi splendidi, tra cui pantaloni dal taglio impeccabile con cinture “basche” coordinate e abbinati a camicette, creando un’illusione di vita allungata. Uno dei look principali combina un cappotto nero con una camicia e una gonna bianca.
I particolari della collezione
Stefano Pilati ha anche reinterpretato il logo “F” di Fendi per creare stampe e jacquard distintivi, dimostrando il suo talento creativo. La collezione presenta capi couture cuciti a mano, come un cappotto in cashmere double face con polsini grezzi che svelano una fodera con il logo.
Il legame storico di Fendi con la pellicceria è evidente in un maglione sportivo in shearling e in un cappotto a forma di uovo realizzato in un elegante tweed “animalier”. La collezione è caratterizzata da snelle silhouette A-line e forme delicate, che dimostrano l’abilità di Pilati nel catturare l’essenza di un riferimento senza rinunciare all’innovazione. Pilati ha sottolineato che il 90% dei modelli è stato realizzato personalmente da lui a Berlino, una testimonianza della sua dedizione all’arte della moda.
I look della collezione
Raffinata e sofisticata, con riferimenti intelligenti e sottili alla storia del marchio, la collezione Fendi Resort 2024 di Stefano Pilati è un omaggio all’heritage della couture e a Fendi. Stefano Pilati ha portato la sua passione e la sua visione creativa a questa storica maison, dimostrando che la moda è un linguaggio universale che può esprimere inclusione e bellezza in ogni sua forma.
