Ad Orticolario 2023 assegnato allo stilista Antonio Marras il premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2023, e fra gli spazi creativi ha vinto lo Spazio Flora!
Orticolario 2023 si è concluso! La tredicesima edizione, dedicata al “Paesaggio d’acqua” e alle piante per un giardino sostenibile, è stata inaugurata giovedì e, fino a domenica 1 ottobre, ha animato il parco secolare di Villa Erba, a Cernobbio sul Lago di Como. Affollato di visitatori di ogni età, il parco e il centro espositivo ha visto protagonisti arte, design, installazioni ed eventi. Con 270 espositori italiani e internazionali che hanno proposto piante rare, insolite, da collezione, artigianato artistico.
Durante la manifestazione Antonio Marras ha ricevuto il premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2023. Lo stilista infatti ha esplorato nuove forme espressive promuovendo la sostenibilità ambientale e sociale. Proprio come ha rivelato il presidente di Orticolario, Moritz Mantero: “Antonio Marras è un designer che integra e intreccia arte e natura, nella sua attività creativa. Le sue creazioni si integrano con lo spirito di Orticolario”.
I premi di Orticolario 2023
Il premio di Antonio Marras è realizzato da Nicola Salvatore. L’artista salernitano di nascita, comasco da lunga data, autore anche dell’opera galleggiante “Un’onda del mare nel Lago di Como”, che, grazie al contributo di Villa Erba, rimarrà nel compendio anche dopo Orticolario.
“È sempre emozionante ritornare in questo luogo che ha visto iniziare il mio lavoro”, ha dichiarato Marras. “Un posto magico pieno di ricordi, vissuto tra l’altro da Luchino Visconti, punto fermo per la mia ossessione per il cinema. In questa zona la natura è meravigliosa e agli antipodi rispetto a quella più selvaggia e spettinata della mia Sardegna consentendomi di guardare il verde in maniera diversa.”
Tra i momenti clou anche la premiazione degli spazi creativi. Ad aggiudicarsi il premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como” lo Spazio Flora Conservation “Il battito della vita”. Progettato e realizzato da Annalisa Ferraris e Lino Zuban. L’installazione infine ha vinto anche il premio “Villa d’Este”.