Oggi entra la primavera, ed in Giappone è festa nazionale. Si celebra infatti lo Shunbun no Hi, e i giapponesi si dedicano a diverse attività tradizionali, mentre ammirano la bellezza dei ciliegi in fiore preparano cibi come gli “ohagi” e i “dango”
In Giappone, l’equinozio di primavera è chiamato Shunbun no Hi (春分の日) ed è considerato una festa nazionale. Si celebra il giorno in cui il sole attraversa l’equatore celeste e si trova esattamente sopra di esso, il che avviene intorno al 20 o 21 marzo. Durante questa festa, i giapponesi si dedicano a diverse attività tradizionali, come la visita dei cimiteri per onorare i defunti, la pulizia delle tombe e la decorazione degli altari domestici con fiori di ciliegio.
Inoltre, molti giapponesi prendono parte alla pratica del “ohigan”, che significa letteralmente “l’altra sponda”. Consiste in un pratica di meditazione e contemplazione sui cicli di morte e rinascita, nel giorno in cui la luce del giorno e quella della notte hanno la stessa lunghezza.
Shunbun no Hi, l’equinozio di Primavera in Giappone
Una delle tradizioni più importanti dello Shunbun no Hi è la visita ai cimiteri, dove le persone puliscono le tombe dei loro antenati e offrono fiori e cibi tradizionali come riso e saké. Questo rito è chiamato “o-haka-mairi” e rappresenta una forma di rispetto e gratitudine.
Un’altra tradizione è quella di decorare gli altari domestici con fiori di ciliegio, come simbolo di rinascita e di nuovo inizio. In molte zone del Giappone, il periodo dell’equinozio di primavera coincide infatti con la fioritura dei ciliegi.
Lo spettacolo dei ciliegi in fiore
Lo Shunbun no Hi è un momento di grande attesa e festa per molti giapponesi, perché rappresenta anche l’inizio della fioritura degli alberi di ciliegio. In questo periodo, molte persone si riuniscono nei parchi e nei giardini per ammirare la loro bellezza e per godere di cibi tradizionali come i gli ohagi, palline di pasta di riso cotto, kinako (farina di soia tostata) e marmellata di fagioli azuki.
Oppure il dango, che è una sorta di gnocco dolce fatto di farina di riso e riso glutinoso, spesso servito con il tè verde. Infine ci sono i bentō, ossia dei contenitori con coperchio che contengono delle singole porzioni di cibo, dei box da asporto da consumare all’aperto che possono contenere riso e contorni, pesce, carne, tempura, tōfu e altri cibi caratteristici del Paese del Sol Levante.