Vivetta nella FW23 ha scritto un’ode alle donne in una sfilata con un immaginario super onirico sospeso tra romanticismo e purezza, sogno e surrealismo!
Con la sua FW23, Vivetta a Milano Moda Donna ha scritto un’ode alle donne. In un immaginario sospeso tra romanticismo e purezza, sogno e surrealismo. Ispirata dallo studio dei simboli vestimentari di innocenza e femminilità, trasformazione e cambiamento, la stilista ha disegnato un guardaroba FW23 dove i late Sixties incontrano gli anni ’90 e i codici del nightwear informano il giorno.
Insomma la passerella è come la favola di Alice, o meglio di Vivetta, nel paese delle Meraviglie, dove il fanciullesco si è scontrato con l’onirico in un clash creativo che ha generato anche simmetria e ordine. Il set è come un foglio bianco dove a un certo punto la musica irrompe come un campanello e allora si è sicuri: «Welcome to Vivetta’s dolls house», dove all’interno regnano il romanticismo, la purezza, il sogno e il surreale.
Vivetta, la sfilata FW23
Appassionata di contrasti, la FW23 di Vivetta spazia tra volumi e lunghezze, presente e passato. Così il binomio uomo-donna è oltrepassato e i blazer della sartoria maschile hanno lasciato il posto ad audaci minigonne e vestitini ornati da grandi pietre scintillanti.
La palette va da delicati colori pastello al più carnale degli scarlatti fino al candido bianco o al nero profondo. Il dailywear ha sposato la sensuale atmosfera notturna di boxer e bralette, vestaglie, pigiami e nightgown aèrei con balze come increspature. Bordature in pizzo su gonne, giacche mannish e slipdress matelassé percorsi, sul fondo, da fili metallici modellabili, gli stessi dei colletti della maglieria. I fiocchi poi sono diventati dettagli e ricami, preziose incrostazioni su cappotti e tulle illusion. Sono ora drappeggi 3D sui capispalla e applicazioni che hanno arricchito i lunghi abiti scivolati in crêpe de chine. Sono fiocchi anche le chiusure di lunghe trecce bionde. Eco al surrealismo dei sogni di Vivetta l’immagine di strette, minute trecce di capelli tessuti insieme che ora si rincorrono mentre disegnano il print di stagione.
Gli accessori
Ciò che è retrò è super attuale. Come le calzature che introducono boots dalla punta squadrata che strizzano l’occhio ai modelli go go per vestire icone contemporanee. Sospese nel tempo anche le Mary Jane, iconiche della maison, in cui i classici cinturini hanno lasciato il posto a fiocchetti luccicanti. E ancor più abbagliante è la pioggia di cristalli su mocassini, pumps e stivali dalla linea affilata. La stessa che ha caratterizzato tacchi informati da ginniche sportive. Femminili con ironia, i gioielli della FW23 di Vivetta sono abbinati alla collezione. Tra un bra come armatura metallica hot pink che riproduce la forma del seno legandosi al petto con catene Swarovski, e trecce come orecchini, collane, bracciali e anelli in ottone smaltato puntellati di strass. Emblema di prosperità e forza generativa, l’elemento fallico è tornato infine come portafortuna sui bijoux, oggetti apotropaici, maliziosi con garbo.