Allo show uomo FW23 di Prada a Milano è tornato il tailoring essenziale ma sofisticato. E una folla di fans per la boy band coreana Enhypen in front row!
Alla terza giornata di Milano Moda Uomo, Prada ha attratto migliaia di giovani e adolescenti alla sua sfilata. Un intero tratto di via Lorenzini, la zona della Fondazione Prada, è stata letteralmente invasa da una folla che ha acclamato a gran voce gli Enhypen. Ovvero la boy band coreana nata del 2020, ormai al centro dell’idolatria globale, ospite dello show uomo FW23 della maison.
Già dall’alba, in migliaia, armati di ombrello, impermeabile e smartphone, hanno atteso i 7 componenti della band, per la prima volta in Italia, con tanto di cartelli scritti in coreano. Tra la folla molti ventenni, tanti milanesi e qualcuno venuto pure dalla Calabria solo per vederli entrare alla sfilata. Gli artisti hanno poi salutato i fan fuori dalla Fondazione, accolti da un boato.
Prada show uomo FW23
Dopo Gucci è arrivato lo show uomo FW23 di Prada condotto da Miuccia Prada e Raf Simons a porre il suggello alla parola chiave della moda maschile per il prossimo Autunno, ovvero essenzialità.
Un’essenzialità facile ma non banale, una linearità precisa e definitiva, un’estetica concisa e nitida, priva di sovrastrutture e di inutilità. Proprio come ha rivelato Miuccia: «Questa collezione è la nostra reazione a un momento storico complicato. Abbiamo lavorato con onestà alla creazione di abiti utili per le persone, che rappresentino la nostra idea della realtà odierna. Vogliamo creare una moda con un significato e un senso. Questo è il valore della moda oggi».
Dunque in passerella è tornato l’abito maschile formale. Un tailoring essenziale, architettonico, pulito ma con tracce di un Dna preciso e affilato. Immancabili bomber oversize e piumini gonfi ma anche cappotti e cardigan in shetland elementari ma bellissimi, portati rigorosamente a petto nudo. Niente camicie: solo un vezzoso colletto posticcio. Fra gli accessori da tenere d’occhio: i mocassini con cucitura tipo cordone.