Il Covid-19 ha stravolto le nostre abitudini e prospettive. In particolare nel periodo del lockdown, ci siamo dovuti abituare a un nuovo modello di lavoro e di istruzione, che prevedeva di lavorare e studiare da remoto.
L’E-learning o studio a distanza non è cosa nuova, ma in precedenza era utilizzata a scopi sperimentali o limitata a poche categorie di persone.
Oggi, invece, le alternative telematiche sono molto più diffuse. Così i lavoratori a tempo pieno, impossibilitati a seguire le lezioni in presenza a causa della difficile conciliazione degli orari, hanno iniziato a preferire l’opzione online.
I vantaggi dello studio a distanza e la nascita di nuove realtà formative
Il Covid-19 ha consentito una rivalutazione della possibilità di formarsi da remoto, grazie ai numerosi vantaggi che offre. Comfort della casa, azzeramento del tempo impiegato per raggiungere la sede e meno spese, fra gli altri. A fianco delle università tradizionali, che si sono tempestivamente adattate alle nuove modalità da remoto, sono così sorte anche nuove realtà e prospettive.
Anche per quanto riguarda alcuni mestieri in particolare, ad esempio quelli digitali, i corsi professionalizzanti si stanno spostando sempre più online: si pensi ad esempio al caso di Epicode, una società edu-tech nata proprio a fine 2020, in grado di formare in tempi ristretti developer, data analyst e cyber security specialist interamente online.
Secondo recenti statistiche, un giovane su quattro non studia e non lavora. In Italia se ne contano più di 3 milioni con un tasso di disoccupazione giovanile pari al 23,1%. Un fattore decisivo di questi dati è la transizione al digitale, che avviene a una tale velocità da non consentire l’adattamento dei percorsi formativi standard, troppo rigidi e lenti nell’aggiornamento.
Ad oggi, le università tradizionali stanno tornando esclusivamente alla modalità in presenza, cercando di debellare lo studio a distanza. Nell’immaginario collettivo però lo smart working continua a offrire numerose possibilità. È quindi molto probabile che le offerte online non si esauriscano ma, al contrario, vadano incrementando.
E-learning, dai social media alla gamification: i trend del futuro
Le previsioni sul futuro dell’e-learning sono ampie e variate e vedono uniti, ad esempio, istruzione e social media (social learning) o istruzione e gioco (gamification). Nel caso del social learning, a oggi si continua a prediligere Skype come piattaforma ospitante, mentre la gamification punta a ludicizzare l’apprendimento per liberarlo dalle forme tradizionali, che prevedono lezioni frontali statiche.
Naturalmente, negli ultimi anni c’è stato anche un grosso incremento dell’utilizzo del mobile, che ha permesso allo studio a distanza di espandersi, principalmente per la comodità di avere un piccolo dispositivo portatile tra le mani con cui seguire le lezioni anche quando si è in movimento. Insieme alla diffusione dell’utilizzo del mobile, un fattore decisivo è stato lo sviluppo delle app, molto intuitive e di rapido accesso.