Lydia Alfonsi è morta ieri, mercoledì 21 settembre, all’età di 94 anni a Parma, città dove era nata il 27 aprile 1928. Regina del piccolo e grande schermo, ha recitato anche nel cameo del film di Roberto Benigni “La vita è bella”.
Insieme a lei è morto anche il mondo del cinema e della televisione. Lydia Alfonsi è stata una grandissima attrice ed il suo nome soprattutto al periodo d’oro degli sceneggiati televisivi Rai in bianco e nero. Dopo un’intensa attività teatrale e cinematografica, tagliò la soglia della notorietà grazie alla partecipazione nei teleromanzi degli anni Sessanta.
La prima volta che si presentò al pubblico fu nel nel 1960, come protagonista in “La Pisana”, film tratto da Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo e realizzato dalla Rai per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia. Seguirono molti altri film e interpretazioni eccellenti sino ad arrivare alla sua ultima apparizione nel film di Roberto Benigni “La vita è bella”.
È morta Lydia Alfonsi, recitò con Benigni ne “La vita è bella”
Lydia Alfonsi ha mosso i primi passi nel mondo della settima arte a Parma, con il gruppo teatrale Gioventù studentesca prima e con la compagnia filodrammatica Gli amici della prosa poi. Insieme a questi mise in scena Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello e partecipò a un concorso nazionale a Pesaro dove fu premiata come migliore attrice protagonista. Il suo esordio teatrale come attrice professionista avvenne qualche anno più tardi, nel 1946, con “Anna Christie” di Eugene O’Neill. Tra i tanti premi che ha ricevuto, impossibile non ricordare il titolo di Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana conferitogli dall’allora presidente Sandro Pertini.
Lydia Alfonsi, la filmografia parziale
Oltre ad essere stata una grande attrice di teatro, il suo nome è legato anche a molti film di successo che vanno dal genere drammatico al romantico e dal western al peplum. Tra le circa trenta pellicole in cui ha recitato, spiccano le partecipazioni in: “Vita da cani” (1950), “La morte ha viaggiato con me” (1957), “La legge” (1959), “Gli amori di Ercole” (1960), “Un uomo da bruciare” (1962) e Porte aperte (1990).