Presentato alla Festa del Cinema di Roma “Il ladro di giorni”, un film di Guido Lombardi tratto dal suo romanzo omonimo (Feltrinelli), interpretato da Riccardo Scamarcio nel ruolo di Vincenzo.
Con Riccardo Scamarcio nel cast del film anche Massimo Popolizio, Giorgio Careccia, Vanessa Scalera, Carlo Cerciello e Rosa Diletta.
La storia di un rapporto difficile tra padre e figlio
Il film inizia tra le montagne del Trentino dove Salvo (Augusto Zazzaro), undici anni, vive con gli zii. Il giorno della sua Prima Comunione, mentre gioca a pallone con gli amici, compare inaspettatamente a bordo campo un uomo, è suo padre Vincenzo. Salvo a stento lo riconosce, non lo vede, infatti, da sette anni, da quando due carabinieri lo avevano portato via dalla loro casa in Puglia. Ora Vincenzo è uscito di prigione, dice di voler passare qualche giorno con il figlio e parte con lui verso il sud. Durante questo viaggio lungo l’Italia, scandito da molti incontri e ricordi, Salvo imparerà a conoscere suo padre ma dovrà fare i conti anche con i suoi segreti e il suo passato.
«Un film che ricorda un po’ “Il campione” di Zeffirelli», ha detto Scamarcio
“Nel personaggio di Vincenzo mi riconosco poco. Leggendo il copione ho subito pensato al film di Zeffirelli, Il campione, dove c’è appunto il rapporto tra un boxeur e un bambino. Comunque – ha aggiunto l’attore – il mio personaggio non è certo uno stratega, ma mi ricorda piuttosto un po’ un uomo degli anni Cinquanta, un uomo alla fine molto semplice”. Su Augusto Zazzaro, il talentoso coprotagonista, l’attore ha dichiarato “Antonio è uno che impara tantissimo e, dopo un po’, diventa come il tuo clone, imita vezzi e abitudini. Il rapporto tra Salvo e Vincenzo è fatto più dalle cose che non si dicono”.