Dopo “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, i due attori romani tornano insieme come protagonisti del film “Le otto montagne”. Una storia di amicizia, tratta dal romanzo di Paolo Cognetti, in concorso al Festival di Cannes 2022
Alessandro Borghi e Luca Marinelli sono due degli attori più apprezzati del cinema italiano contemporaneo. Nati entrambi a Roma, 35 anni il primo e 37 il secondo, tornano a lavorare insieme dopo essere stati i protagonisti, nel 2015, del film drammatico “Non essere cattivo” di Claudio Caligari. Il film, in concorso al Festival di Cannes 2022, è “Le otto montagne”, ed è diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.
Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del premio Strega nel 2017. Edito in Italia da Giulio Einaudi editore e vincitore del premio Strega nel 2017, “Le otto montagne” è stato tradotto in oltre 25 lingue.
Alessandro Borghi e Luca Marinelli a Cannes 2022 con “Le otto montagne”
Luca Marinelli e Alessandro Borghi interpretano i due protagonisti Pietro e Bruno. Il film racconta una storia di amicizia, di padri e di figli e delle scelte di ciascuno che si rivelano determinanti per la loro vita. Sullo sfondo si innalzano le montagne della Valle d’Aosta, non soltanto come scenario naturalistico, ma come un vero e proprio personaggio che ha un ruolo ben preciso nella trama. Quelle montagne sono infatti l’ostacolo che bisogna scalare, sia fisicamente sia psicologicamente. Soltanto così si potrà finalmente conoscere chi si è davvero.
“Le otto montagne” è una produzione italiana di Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside (gruppo Fremantle), co-prodotto con la belga Rufus/Menuetto e la francese Pyramide Production con Vision Distribution coproduttrice e distributrice in sala. Passa in concorso per la Palma d’oro a Cannes 75, secondo titolo italiano oltre a “Nostalgia” di Mario Martone. Nel cast anche Filippo Timi ed Elena Lietti.
I due attori uniti «come fratelli»
«Io e Alessandro siamo molto legati, siamo fratelli», dice Luca Marinelli all’Ansa. L’attore definisce “Le otto montagne” «un regalo per entrambi». «C’è tanto amore qui dentro», aggiunge Alessandro Borghi, «in questa storia di fratellanza per sempre, che proprio somiglia alla nostra, senza competizione.Caligari ha insegnato a fare cinema solo quando si ha qualcosa da dire e qui c’era tanto».