Carol Maltesi aveva solo 26 anni ed un bambino di 5. La sua giovane vita è stata spezzata lo scorso gennaio dalla furia omicida di un uomo, ma solo oggi il suo corpo è stato riconosciuto dai tatuaggi presenti sul suo corpo
È una storia tragica, quella di Carol Maltesi: nata 26 anni fa da papà italiano e mamma olandese, la giovane era originaria di Sesto Calende, un paese in provincia di Varese. Era scomparsa da gennaio, ma il suo corpo fatto a pezzi è stato ritrovato solo il 20 marzo, in fondo a un dirupo a Borno (Brescia). L’identificazione è stata possibile solo ieri, grazie ai numerosi tatuaggi sul corpo.
L’omicida, un 43enne che frequentava Carol Maltesi, è stato identificato dagli inquirenti e dopo un serrato interrogatorio ha confessato il delitto. È accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. Ora bisognerà fare luce sul motivo che l’ha portato a uccidere con tanta crudeltà la giovane mamma.
Carol Maltesi, da commessa a diva hard con il nome di Charlotte Angie
Dopo la nascita del figlio, nel 2016, Carol Maltesi aveva iniziato a lavorare come commessa in una profumeria in provincia di Milano. Poi, durante il lockdown, a causa delle continue chiusure, si è trovata in difficoltà economiche. Così ha scelto di entrare nel mondo dell’hard, ed è diventata una stella di Onlyfans, il social network a luci rosse dove caricava foto e video sul suo profilo.
Per la carriera nel mondo dell’hard aveva scelto lo pseudonimo di Charlotte Angie. Dopo aver girato alcuni film a luci rosse, Carol Maltesi aveva deciso di abbandonare le scene. I suoi fans, insospettiti dalla sua lunga assenza dai social, quando hanno appreso del corpo non identificato ritrovato a Brescia hanno lanciato l’allarme. Grazie alle foto dei suoi tatuaggi, in particolare di un disegno maculato sul gluteo simile a quello della cantante Elettra Lamborghini, gli inquirenti hanno identificato il corpo.
Sui suoi social l’appello contro la violenza
Nel 2020, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Carol Maltesi aveva pubblicato un video.”Per combattere determinati pregiudizi noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci, affermava. E poi: Si parla tanto di violenza fisica contro le donne ma è altrettanto importante parlare di quella psicologica perché comunque ti distrugge emotivamente ed è altrettanto grave. E se ne parla molto poco di questo”.