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Paolo Sorrentino: “È stata la mano di Dio” in concorso alla 78ma Mostra del Cinema di Venezia

"È stata la mano di Dio" in concorso a venezia 78
Il film scritto e diretto da Paolo Sorrentino per Netflix, e girato a Napoli, è in Concorso alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

“È stata la mano di Dio”, diretto dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà in concorso alla 78ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il film Netflix è prodotto da The Apartment del Gruppo Freemantle. Nel cast Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri, Enzo Decaro e Lino Musella.

“È stata la mano di Dio” di Sorrentino in concorso a Venezia 78

La notizia delle riprese del film era stata data a inizio luglio 2020. «Sono emozionato all’idea di tornare a girare a Napoli, vent’anni esatti dopo il mio primo film» aveva dichiarato Paolo Sorrentino. «”È stata la mano di Dio” è, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso. Sono felice di condividere questa avventura col produttore Lorenzo Mieli, la sua The Apartment e Netflix. La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa». 

"È stata la mano di Dio" di Sorrentino a Venezia 78

Il regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) torna quindi nella sua città per raccontare la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. “È stata la mano di Dio” è una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa.

"È stata la mano di Dio" di Sorrentino a Venezia 78

Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.

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