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“L’avventura di chiamarsi Monica”: a Fano l’omaggio a Monica Vitti

“L’avventura di chiamarsi Monica”: a Fano l’omaggio a Monica Vitti
Il 20 luglio alle ore 19, alla Rocca Malatestiana di Fano il recital di Luca Caprara “L’avventura di chiamarsi Monica”. Seguirà la proiezione del film “L’avventura” di Antonioni alle 21.15. L’ingresso è gratuito

È dedicata a Monica Vitti,  grande attrice e antidiva di Cinecittà, unica donna dei cosiddetti cinque colonnelli della gloriosa commedia all’italiana, la quinta serata di CineFortunae, Capolavori Restaurati by the Sea. L’evento è in programma alla Rocca Malatestiana di Fano fino al 21 luglio.

«Sono stata l’unica donna ad avere il coraggio di essere comica. Per essere comici bisogna essere spudorati, non ci si può nascondere dietro un alone di mistero e di bellezza», diceva di sé Maria Luisa Ceciarelli in arte Monica Vitti, al settimanale Epoca nel 1993.

A CineFortunae di Fano omaggio a Monica Vitti

L’avventura di chiamarsi Monica”, avvincente narrazione della vita artistica e privata dell’attrice, è il recital di e con Luca Caprara, sceneggiatore e direttore artistico del Festival Corto Dorico di Ancona, tra gli organizzatori di CineFortunae, in programma alle 19 nello Spazio sotto ai Tigli della Rocca. L’infanzia, la giovinezza, il rapporto con la madre, la guerra, le recite coi fratelli. Da Messina a Napoli fino, di nuovo, a Roma dove Monica Vitti era nata Ceciarelli il 3 novembre del 1931. La sua prima recita a quattordici anni e poi compagna e musa di Michelangelo Antonioni ma anche “ragazza con la pistola” per Monicelli. Inconfondibile la sua voce roca che l’accompagnava dall’età di dodici anni, impareggiabile il suo talento che spaziava tra teatro, cinema e tv. 

“L’avventura di chiamarsi Monica”: a Fano l’omaggio a Monica Vitti

“L’avventura” di Michelangelo Antonioni, la prima grande prova di Monica Vitti

Alle 21.15, sul Main Stage della Rocca, proiezione del film “L’avventura” (1960) di Michelangelo Antonioni con Gabriele Ferzetti, Lea Massari e la Vitti alla sua prima grande esperienza cinematografica. Il primo incontro tra l’attrice e il regista risale al 1957 quando fu ingaggiata per doppiare Dorian Gray e Alida Valli nel film “Il grido”; nello stesso anno la diresse anche a teatro nel dramma “Scandali segreti”. “L’avventura” segnerà l’inizio di un sodalizio, anche sentimentale, che andrà avanti per altri tre film, ricordati come la “tetralogia dell’incomunicabilità”. “L’avventura” ebbe un impatto dirompente di novità nel cinema italiano di quegli anni, accolto con entusiasmo e diffidenza a seconda dei casi. Il film vinse il Premio Speciale della giuria al Festival di Cannes 1960 e il Nastro d’Argento a Giovanni Fusco per la miglior musica. La pellicola restaurata è stata presentata al Festival di Cannes 2009 e un suo fotogramma, con la Vitti di spalle, fu il poster di quell’edizione.

È ancora visitabile alla Rocca fino al 21 luglio la coreografia fotograficaLa donna oltre l’attrice”, su Anna Magnani, Sophia Loren, Giulietta Masina e Monica Vitti, organizzata da Associazione Cante di Montevecchio Onlus in collaborazione con CineFortunae, Cineteca di Bologna, Archivio Cinemazero di Pordenone e Istituto Luce e curata da Costanza Ciarlantini. 

CineFortunae, Capolavori Restaurati by the Sea si avvale di sinergie e partnership attivate con alcune delle più importanti e apprezzate realtà culturali e sociali del territorio come Fano Jazz Network, Orchestra Sinfonica Rossini, Associazione Cante di Montevecchio Onlus, Studio K-artone. Tutti gli eventi e le proiezioni sono a ingresso gratuito.

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