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Louis Vuitton, la sfilata Uomo SS22 ispirata all’hip hop svela una collaborazione con Nike

Vuitton ha presentato la collezione Uomo SS22 firmata da Virgil Abloh. Nel video, intitolato “Amen Break”, il direttore creativo descrive un mondo distopico, pieno di opposti, che riescono però ad entrare in armonia.

L’atteso fashion show di Louis Vuitton per la presentazione della collezione Uomo SS22 mostra come Virgil Abloh continui a ridefinire i canoni della Maison. Il fashion film, diretto da Mahfuz Sultan, si intitola “Amen break”, come la pausa di batteria nella traccia del 1969 “Amen, Brother” del gruppo soul The Winstons.

La pausa della batteria, eseguita da Gregory Coleman, dura circa sette secondi. Con l’ascesa dell’hip hop negli anni ’80, è stata ampiamente campionata e utilizzata su migliaia di tracce di molti generi. “Il film riflette su un momento storico nell’arte e nella cultura nera in cui la musica elettronica e l’hip hop sono emersi come gemelli dallo stesso uovo e si sono riversati in ogni parte del globo”, spiega in una nota la Maison.

La sfilata Uomo Vuitton SS22

I capi della collezione

Nella collezione Vuitton SS22 la sartoria si contrappone allo sportswear, i capi formali incontrano i colori accesi e i print del design rave. È un mondo di elementi che si trovano agli antipodi, ma allo stesso tempo c’è anche un senso di armonia. “La prassi di Abloh è scavare a fondo nei canoni per trovare i lati B e le rarità che non devono essere dimenticati”, dice Vuitton in una nota. “Giustappone i riferimenti nello stesso modo in cui un ritmo da DJ abbina due tracce disparate: trova il punto reciproco in cui l’atmosfera si allinea e la accende da lì, un atto di coordinazione che richiede una pratica meticolosa per sembrare assolutamente senza sforzo”.

Attingendo alla cultura rave e alle arti marziali, la collezione pick-and-mix si dipana riuscendo a trovare punti d’incontro tra capi tradizionalmente opposti: completi e tailleur, abiti e cappotti, incarnando perfettamente la passione di Virgil Abloh per tutto ciò che è multidisciplinare.

Trench a tutta lunghezza indossati con cappelli a cilindro, accessoriati con occhiali da sole e orecchini: il look dell’uomo d’affari incontra quello del frequentatore di rave. Astronauti ballerine che indossano gonne ampie sormontate da tute spaziali imbottite. Atleti vestiti con bomber e kilt, abiti dalle proporzioni della tuta, rifiniti da cinture da kimono in vita. Guanti oversize, completi safari in pelle con stampa monogram degradé.

È il verde il colore principale di questa stagione: lo troviamo su ensemble tecnici, formali e informali, o sui bomber, dove si trasforma in giallo. Nella collezione anche tanto giallo e rosa in accese tonalità fluo, oltre all’immancabile bianco e nero.

Gli scacchi altro fil rouge della collezione

Il blazer stampato LV “Damier” con revers sembra una scacchiera indossabile. Gli scacchi sono un altro dei fili conduttori della collezione: il rapper GZA, membro del collettivo Wu-Tang Clan e grande appassionato di scacchi, appare nel fashion film della SS22 di Vuitton durante una performance mentre risuona la sua traccia “4th Chamber” dall’album “Liquid Swords”. Torna a sfilare per Vuitton anche Kai-Isaiah Jamal, prima modella transgender nera a sfilare per la Maison nella collezione Autunno/Inverno 2021.

La co-lab con Nike

La sorpresa più grande di questa collezione è l’inattesa collaborazione fra Louis Vuitton e Nike che ha portato alla creazione di un nuovo modello di Nike Air Force 1, decorate con elementi Louis Vuitton, come la tomaia con il monogramma LV in rilievo, o lo swoosh Nike con monogramma LV. Le sneaker, che portano i loghi distintivi di Abloh (come le scritte “Lacet” sui lacci delle scarpe e “AIR” sulla suola) saranno disponibili in 21 colorazioni diverse.

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Redazione Moda

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