Felipe Oliveira Baptista esplora l’archivio Kenzo e per lo show FW21 presenta movimento, colore, volume e tutto ciò che il fondatore Kenzo Takada amava
Il 4 ottobre 2020 è stato un triste giorno nel mondo della moda. Kenzo Takada è morto a causa del Covid-19 e la notizia ha scosso nel profondo tutti gli appassionati di moda. Ma per Felipe Oliveira Baptista , direttore creativo della maison, la morte di Takada è stata agrodolce.
In una nota che Baptista ha scritto per presentare la sua collezione FW21 per Kenzo , rivela: «La nostra conoscenza è stata breve, tuttavia mi sembrava di aver perso qualcuno vicino a me. Il lunedì successivo ero di nuovo al lavoro, ancora insensibile per il recente shock. È ora di iniziare a lavorare sulla prossima collezione. Dove iniziare?» Esaminando poi gli archivi, gli show di Kenzo dal 1978 al 1985 lo hanno spinto a vedere gli abiti con l’ottica di Kenzo Takada fra movimento, colore e gioia.
Kenzo FW21
Il video dello show FW21 di Kenzo è una danza colorata ai confini della couture. La collezione co-ed gioca su volumi oversize. I trench sono stretti in vita da cinture ma hanno taglie esagerate che prendono vita nel movimento.
La colonna sonora tra house music e disco, con ritmi ossessivi e una vocalist che ripete il nome Kenzo con accento francese. Le stampe sono coloratissime, tra righe e fiori. Paesaggi, ortensie, uccelli, catene, rose, stripes, violette, tulipani e bicchieri da cocktail: tutti mixati insieme in un’immaginaria e coloratissima festa. Felpe con cappucci, coat e hoodies, e volumi e panneggi studiatamente semplici come nello stile del couturier portoghese che rivela: «Non volevo che si trattasse di un tributo, piuttosto di una celebrazione. Anche stando confinati a Parigi, tra casa e lavoro, abbiamo viaggiato nelle nostre menti, usando la creatività come una sorta di antidoto alla situazione attuale. La magia e la bellezza del viaggio, un tributo alle persone e alle menti nomadi». La collezione FW21 di Kenzo è una celebrazione di tutte le cose che Takada amava, reinventata dal rispetto di Baptista per l’archivio e per la memoria dell’indimenticato designer.
