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Golden Globes 2021: L’Italia vince con Laura Pausini

Laura Pausini vince il Golden Globe con "Io sì"
Si è conclusa da poche ore la 78ma edizione dei Golden Globe Awards. Gioia immensa per Laura Pausini, che ha vinto nella categoria miglior canzone con “Io sì (Seen)” di Diane Warren.

La prima edizione dell’era Covid del prestigioso premio, che tradizionalmente anticipa la notte degli Oscar, si è svolta con una cerimonia doppia tra New York e Los Angeles, condotte da Tina Fey e Amy Pohler. L’Italia ha vinto un Golden Globe con la canzone “Io sì (Seen)” di Diane Warren, cantata da Laura Pausini.

Ancora una volta l’artista porta alto il nome dell’Italia nel mondo, stabilendo un nuovo record e aggiungendo al suo palmares il Golden Globe Award al Grammy Award (2006) e ai quattro Latin Grammy Awards (2005, 2007, 2009, 2018).

A Laura Pausini il Golden Globe per “Io sì”

Il Golden Globe per la migliore canzone va dunque a “Io sì (Seen)” di Diane Warren cantata da Laura Pausini per il film con Sophia Loren La vita davanti a sè.

In collegamento dalla sua abitazione, visibilmente emozionata, l’artista ha ringraziato in italiano e in inglese:«Sono così orgogliosa, ho la pelle d’oca. Grazie mille», ha detto Laura Pausini seduta davanti ad un pianoforte a coda bianco. Laura Pausini ha ricordato il regista Edoardo Ponti e Sophia Loren, e naturalmente Diane Warren. 

Laura Pausini vince il Golden Globe con "Io sì"

 

Laura Pausini dedica il Golden Globe all’Italia e a sua figlia

L’artista aveva dichiarato che già la nomination agli Oscar sarebbe stata un bellissimo riconoscimento, e quella candidatura adesso è ancora più vicina.

«Non ho mai sognato di vincere un Golden Globe, non ci posso credere», scrive Laura Pausini su Instagram. «Grazie mille alla Hollywood Foreign Press Association. Voglio ringraziare Diane Warren dal profondo del mio cuore. È un onore incredibile poter ricevere un tale riconoscimento per la nostra canzone, e il fatto che sia la nostra prima collaborazione lo rende ancora più speciale. Grazie all’incredibile team Edoardo Ponti, Niccolò Agliardi, Bonnie Greenberg. Grazie a Netflix e Palomar Production», prosegue la Pausini. «E tutta la mia gratitudine e il rispetto per la meravigliosa Sophia Loren, è stato un onore dare voce al tuo personaggio, per trasmettere un messaggio così importante, di accoglienza e unità. Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere “visti”. A quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano. All’Italia, alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno scelto me e la mia musica e mi hanno reso quello che sono oggi». Infine, l’artista conclude con una dedica a sua figlia Paola: «E alla mia bellissima figlia, che da oggi vorrei ricordare la gioia nei miei occhi, sperando che cresca e continui sempre a credere nei suoi sogni».

Non ce l’ha fatta invece il film di Ponti, battuto nella categoria miglior film straniero da “Minari”, il film di Lee Isaac Chung, regista americano di origine sudcoreana.

 

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