Wondernet Magazine
INTERVISTE

Antonio Desiderio: «È importante tornare agli spettacoli dal vivo, la cultura è l’ossigeno della nostra vita» 

Antonio Desiderio, intervista all'artist manager
Lavorare nello spettacolo può voler dire molte cose e, per uno come Antonio Desiderio, significa per lo più stare dietro le quinte e brillare per competenza e professionalità. Sfumature necessarie affinché quel bagliore possa riflettersi nella luce dei talenti con cui collabora, spesso impegnati su grandi palcoscenici d’Italia e oltre. 

Laureato in Giurisprudenza, Antonio Desiderio è anche un insegnante in materia di Legislazione dello Spettacolo, area tematica di assoluto interesse in questi giorni, soprattutto dopo il nuovo Governo, nella lista delle sue priorità, ha deciso di omettere proprio la parola “cultura”.

Una dimenticanza importante per personalità come Antonio, tra i più importanti manager dello spettacolo italiano in ambito di Opera e Balletto. Desiderio infatti, collabora con grandi teatri come La Scala di Milano, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e il Bolshoi di Mosca, oltre ad essere docente presso l’Istituto di Alta Formazione Coreutica del MIUR di Genova, struttura diretta da Irina Kashkova. 

Antonio Desiderio, uno dei più importanti Artist manager italiani

In attesa di riprendere con gli eventi in giro per il mondo e con il rinvio del progetto di una serata di Gala in Spagna, con il Conservatorio de Danca Mariemma di Madrid e le coreografie di Kristian Cellini, Antonio Desiderio è spesso presente come giurato nelle maggiori compatizioni di balletto internazionali. Iniziative illustri a cui partecipa anche in qualità di ospite e opinionista, come nei salotti e nei programmi di divulgazione culturale e di spettacolo. In questi giorni, è stato rivelato come uno dei nomi in giuria nell’importante kermesse Open Dance America.

Negli anni, Desiderio ha ricoperto molteplici ruoli nel vasto panorama dello spettacolo dal vivo. Dal coordinamento dell’emittente giapponese Sky, per cui ha curato il settore danza-opera, alla nomina a membro del World Dance Alliance Europe, fino a scrivere come critico muscale per il magazine italiano “Musical”. Dal 2008 collabora con la produzione Kicco Music, per la realizzazione di DVD di Opera e Balletto e, poco dopo, è impegnato come direttore artistico nella prima edizione del Gran Galà di Danza per la Città di Roma, evento patrocinato dal Comune di Roma e svoltosi nello storico Teatro Argentina. Nel 2017, ricopre il ruolo di direttore artistico nel prestigioso Teatro Greco Arts Festival di Siracusa. 

Antonio Desiderio, intervista all'artist manager
Photo Credits: Diego D’Attilio©

Una moltitudine di impegni che, negli anni, lo portano a conquistare anche diversi premi e pubblici riconoscimenti. Tra una lezione e un progetto artistico, abbiamo raggiunto Antonio Desiderio per intervistarlo per Wondernet Magazine, per raccogliere una voce fuori dal coro, in grado di osservare il mondo dello spettacolo ai tempi del Covid, da molteplici punti di vista.

Intervista ad Antonio Desiderio

Cosa fa un Manager dello Spettacolo?

Antonio Desiderio: Un manager di spettacolo è una figura complessa e di grande responsabilità. Oltre ad avere la gestione carrieristica di un artista e di creare lui un’immagine di tutto rispetto, deve essere responsabile di tanti fattori: dalla gestione contrattuale, alla preparazione di un evento, ad un continuo aggiornamento sulle varie novità sotto più profili burocratici. Serve dedizione e molta preparazione.

Com’è nata la tua professione e quando hai capito che sarebbe diventata la tua vita?

Antonio Desiderio: Ho sempre avuto interesse per il campo artistico. Ho studiato pianoforte ed ho lavorato con lo strumento come pianista accompagnatore delle classi di danza per molto tempo contestualmente ai miei studi di Giurisprudenza. Ho semplicemente ascoltato una passione da sempre viva in me e la difficoltà maggiore è stata quella di far confluire la parte giuridica con quella artistica e trarne profitto da entrambe. All’inizio non fu semplice ma ho sempre pensato che chi la dura la vince. 

Cosa significa esser parte di Open Dance America?

Antonio Desiderio: È stata una grandissima sorpresa per me! Dance Open America è uno dei maggiori competizioni al mondo con cast di giurati stellari. In questa edizione ci saranno infatti nomi internazionali come Viviana Durante, Maximiliano Guerra e il grande Julio Bocca. Quando l’organizzazione mi ha chiesto di presenziare come special guest non potevo crederci! Ringrazio infatti la direzione artistica, tutto lo staff e tutti coloro che hanno appoggiato la mia presenza a questo evento a cui parteciperò con estrema gioia.

Antonio Desiderio, intervista all'artist manager
Photo Credits: Diego D’Attilio©

Cosa non deve mancare in un artista?

Antonio Desiderio: Due grandi fattori che quando ritrovo in qualcuno rappresentano un vero e proprio bingo: intelligenza ed umiltà. La prima ti permette di muoverti in maniera esponenziale in questo campo facendo attenzione ai delicati equilibri che la compongono, la seconda ti permette di arrivare sempre nel cuore del pubblico… e di rimanerci.

A cosa deve rinunciare un artista per decollare?

Antonio Desiderio: Ogni moneta ha un doppio lato: sicuramente se da un lato il successo che un artista può raggiungere permette la notorietà, l’essere annoverato come un’eccellenza nel suo campo, questo non accade cosi semplicemente. Un artista deve affrontare e convivere con tante rinunce: gli affetti della famiglia, degli amici, spessimo lontano da casa, una difficoltà nelle relazioni sentimentali qualora sia un artista di un certo calibro ospite nei maggiori teatri, regole salutari ed alimentari che sono sempre alla base a con cui fare costantemente i conti.  

Qual è il segreto per organizzare  un grande evento? 

Antonio Desiderio: Da sempre sono stato convinto che il grande evento si raggiunge con un grande gioco di squadra, con il famoso team, fondamentale per la buona riuscita di tutto. Io ad esempio da tanti anni sono in forte collaborazione con la ditta Triunfo Dance by Pasquale Triunfo la quale è da sempre accanto ad ogni mio progetto ed io vicino a loro. Una grande famiglia di professionisti e persone con i quali anni fa intraprendemmo un persorso lavorativo assieme. A loro il plauso del lavoro svolto per la produzione de “Il Lago dei Cigni” in tournee in Cina e con cui ogni anno realizziamo un calendario con le foto dei miei progetti in cui Triunfo Dance by Pasquale Triunfo veste gli artisti immortalati nelle differenti foto.

La differenza tra i palchi in Italia con quelli all’estero?

Antonio Desiderio: La bellezza di quelli italiani è forse anche di superiore bellezza! La differenza la fa il pubblico contenuto in essi! Scherzo! Italia ed estero hanno bisogno in ugual modo del loro pubblico, da troppo tempo tenuto lontano dall’arte e dalla cultura (almeno in Italia). Un popolo senza cultura è un popolo finito. Dobbiamo metterci in testa questo. La cultura è l’ossigeno della nostra vita che con essa si eleva.

Antonio Desiderio, intervista all'artist manager
Photo Credits: Diego D’Attilio©

Com’è lavorare con i grandi nomi della danza?

Antonio Desiderio: Ho sempre fatto una scelta di livello alto. E’ stato difficile ma credo che la qualità ripaghi sempre. Ho lavorato con i piu grandi nomi della danza: Giuseppe Picone, Marianela Nunez, Maia Makhateli, Vito Mazzeo, Olga Esina, Vladimir Shishov, Jurgita Dronina, Dinu Tamazlacaru e tanti tanti altri. Ognuno di loro con una peculiarità sul palco diversa ma con un unico fattore comune: la loro grande luce.

Progetti a te cari in ambito televisivo?

Antonio Desiderio: Collaboro da 5 anni con la trasmissione di Rai1 “Prodigi” in qualità di giudice tecnico e quando ho un elemento valido da segnalare lo mando alle audizione oltre che a presenziare alla serata finale, e anche con “Mattina in Famiglia” sempre su Rai1 in cui per alcune puntate ho portato diversi artisti del ballo e del canto.

Altro grande progetto a cui sono molto legato è stato un’edizione natalizia de “Lo Zecchino d’ Oro” con Veronica Maya che conduceva. Per quell’edizione Giuseppe Picone, etoile internazionale, danzò sulle musiche di Rachmaninoff su una coreografia creata ad hoc da Kristian Cellini.    

Come stai affrontando questo periodo?

Antonio Desiderio: L’essere multitasking è da sempre qualcosa che appartiene alla mia persona. Sto mettendo su i progetti dall’estate in avanti e nel frattempo ho preso la Cattedra di Legislazione dello Spettacolo presso l’Istituto di Alta Formazione di Genova diretto da Irina Kashkova. Una bella responsabilità rapportarsi con gli studenti ai quali dobbiamo sempre tanto in termini di responsabilità e preparazione.

I teatri sono chiusi, i centri commerciali no. Qual è la differenza?

Antonio Desiderio: Per me nessuna, entrambi creano business….ma questo non è ancora ben capito dai nostri vertici politici! 

Come torneremo allo spettacolo dal vivo?

Antonio Desiderio: Molto lentamente credo, ma l’importante è che ci si ritorni. Artisti e pubblico non possono prescindere dal loro secolare scambio emozionale.

Progetti futuri?

Antonio Desiderio: Diversi in Italia e all’estero, anche se per il momento anziché l’aereo utilizzo il “click” per recarmi ovunque!

Articoli correlati

La Camba: «È un momento durissimo, ma dobbiamo andare avanti godendoci ogni attimo, “Qui e Ora”» 

Anna Chiara Delle Donne

Selvaggio: «In “Non Dirmi No” canto l’importanza di restare sempre sé stessi e di non perdere la propria unicità»

Roberta Savona

Luca Tommassini: «Il ballo? Una cura per la mia anima, e la forza che mi ha permesso di realizzare i sogni»

Redazione

Lascia un commento