Alessandro Vigilante ha presentato alla Milano Fashion Week “Atto I -Talking Body”, la sua collezione Autunno/Inverno 2021-22.
Alessandro Vigilante nella sua collezione Autunno/Inverno 2021-22 mette il corpo al centro della scena. Un corpo che usa il movimento come linguaggio per comunicare. L’abito si fa essenziale per accoglierlo, come una seconda pelle.
La filosofia e l’estetica dietro la collezione Atto I – Talking Body di Alessandro Vigilante è il senso dello scoprire consapevolmente il corpo, attraverso gli abiti. L’operazione è dunque quella di togliere, piuttosto che aggiungere. Il tessuto si riduce, creando fenditure, nuove finestre di pelle nuda, incorniciando schiene, scolli e profondi spacchi.
Alessandro Vigilante si ispira ai maestri della danza Pina Bausch e Merce Cunningham
È una collezione profondamente influenzata dalla passione per la danza contemporanea, in particolare da due maestri agli antipodi come Pina Bausch e Merce Cunningham.
I look sartoriali maschili oversize che Pina indossava; gli accademici essenziali che disegnavano il corpo, inglobando anche le mani con i guanti, in alcuni spettacoli di Cunningham.
La danza di Pina, piena di sfumature come l’umanità; l’esaltazione dell’imperfezione e della personalità. La danza di Cunningham, precisa e formalmente perfetta, molto tecnica. Il rigore sensuale delle linee è il leitmotiv della collezione, che si presenta pulita, lineare, netta ma allo stesso tempo iper femminile e dinamica. Anche la parte che prende spunto dal tailoring maschile ha come cardine la giacca oversize e rigorosa, ma che lascia scoperta la schiena. Da portare con leggings o ciclisti di lattice vegano, o ancora con stivali calza per ribadire questa sensualità minimale.
“Atto I -Talking Body”, la collezione FW21 di Alessandro Vigilante
Gli abiti sono creati pensando al corpo, partono da esso e ad esso ritornano, accostandogli texture diverse tra loro, ma armonizzate nel loro fondersi con la pelle: guaine e lattice vegano assieme a morbide lane e sete fluide. L’abito alla caviglia in coloratissimo lattice, scopre spalle e gambe in un gioco di tagli e spacchi, mentre quello in seta leggerissima, etereo, trasparente e impalpabile nella parte della gonna, disegna il busto alternando bande e tagli del tessuto.
Gli abiti in maglia si aprono sulla schiena mostrando cut anatomici, mentre le maglie diventano una seconda pelle: compatte e stretch aderiscono al corpo, oppure lo accarezzano, più dolci e morbide, lavorate a punti effetto smagliatura, iper leggere e semitrasparenti. Ciclisti e leggings costruiti su superfici lucide e abbinati a piccoli pezzi cropped di maglieria dai tagli femminili e seducenti, regalano una silhouette essenziale ma che esalta il corpo nella sua unicità.
Nei top – lembi di tessuto come bande contenitive o come brassiere abbinate a coprispalle minimali – la pelle si vede quasi più del tessuto stesso. Pezzi piccoli, fascianti, avvolgenti che si abbinano a pantaloni sartoriali dal taglio maschile, impeccabilmente ampi e fluidi, in un contrasto di proporzioni perfetto. Anche i colori rispecchiano l’essenzialità delle linee, sia quando sono pieni e vibranti come l’azzurro, il giallo lime e il bordeaux , sia quando fluttuano in una gamma di toni neutri, che richiamano le nuances della pelle. Immancabili il bianco e il nero.