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ReWriters, chi sono i componenti del movimento che riscrive la cultura

ReWriters, il movimento che riscrive la cultura
In tempo di pandemia nasce ReWriters, movimento culturale che raduna oltre 70 firme tra blogger, giornalisti e nomi noti della cultura e dello spettacolo italiano. A Milano sorge il murale dello street artist ivan, dedicato ai riscrittori della cultura contemporanea.

C’è un posto nel mondo del web che – più di ogni altro – si regge sulla forza delle parole e, nelle parole, trova la sua forza. Un luogo dell’etere che funge da scatola porta-idee e nuovi punti di vista, osservati e riscritti da un gruppo di autori che, dallo scorso giugno 2020, mira a riscrivere la realtà sull’onda del neonato movimento culturale che prende il nome di ReWriters.

ReWriters, il movimento che riscrive la cultura

ReWriters è un’operazione culturale che prevede una vera e propria azione di ri-scrittura dell’idea di contemporaneità, che passa attraverso la creazione di video, narrazioni, blog, opere d’arte, illustrazioni, fumetti, fotografie. Dall’arte alla musica, dalla letteratura alla moda, passando per green, tecnologia, teatro, scienza, queer e molto altro ancora. A guidare la crew di ri-scrittori ci sono due temerarie, Eugenia Romanelli, fondatrice di ReWriters e Vera Risi. Due giornaliste e scrittrici che, in tempo di pandemia, hanno investito tutta la loro forza nella creazione di un nuovo spazio culturale digitale dedicato alla cultura a 360°.

ReWriters, il movimento che riscrive la cultura
Sabrina Alfonsi – Presidente 1°Municipio Roma, Eugenia Romanelli, Bebe Vio e la curatrice Cristiana Meloni Photo Credits: Angelo Franceschi© F3 Press

ReWriters consegna il premio a Bebe Vio

In questo (quasi) primo anno di lavoro targato ReWriters, Eugenia Romanelli, Vera Risi e la crew dei riscrittori, hanno anche indetto un premio. Il primo riconoscimento che porta il nome del movimento è stato consegnato con grande onore alla sportiva Bebe Vio. La campionessa è infatti la testimone vivente di una che la propria realtà l’ha riscritta e la riscrive ogni giorno.

Tra le riscrittrici e i riscrittori e della contemporaneità, Giovanna Botteri, Achille Lauro, Ferzan Özpetek

Insieme a Bebe Vio nella Top Ten dei ri-scrittori della realtà, compaiono i nominati dai curatori del progetto culturale. Personalità di spicco della cultura e dello spettacolo, come l’architetto Renzo Piano passando per il giudice Melita Cavallo. Beniamini dello spettacolo come Vladimir Luxuria, Maurizio Cattelan, Serena Dandini, Achille Lauro. Oppure il Premio Strega Melania Mazzucco, il regista Ferzan Özpetek e la giornalista Giovanna Botteri. Una lista di luminose e visionarie menti che, ognuna in diversi settori, hanno contribuito a costruire un nuovo immaginario, fatto di nuovi modelli, nuovi parametri e nuove narrazioni. Tra questi illustri nomi sarà proclamato il vincitore della seconda edizione del Premio ReWriters, selezionato dai giornalisti Eugenia Romanelli e Ernesto Assante, rispettivamente Founder e Art Director del progetto culturale.

ReWriters, il movimento che riscrive la cultura

A Milano sorge il murales per ReWriters, dedica dello street artist ivan

Proprio in onore a ReWriters ed al potere delle parole, spesso troppe volte ignorato, è destinato il murales dello street artist e poeta di strada ivan (aka Ivan Tresoldi). Lo ha realizzato in collaborazione con emi.artes alla Barona a Milano negli ultimi giorni di gennaio 2021. Dipinto sulle pareti di Artkademy in Via Bussola 4, nella periferia sud-occidentale milanese, il murales dell’artista meneghino si è inserito in un più ampio progetto di riqualificazione della zona, in cui sono coinvolti gli artisti di Artkademy, lo Studio OBR, il Politecnico di Milano e RFI.

ReWriters, il movimento che riscrive la cultura

Le parole di ivan per il movimento ReWriters

Temi centrali dell’opera sono la scrittura pubblica e la poesia di strada. «È come “dare parola” e prendersi un impegno con se stessi attraverso gli altri, dalla strada per la strada», spiega ivan. L’artista firmerà ReWriters tutte le cover del 2021. «È onere ed onore per me lasciar, una delle prime volte, parole non mie su un muro… mi insegna che le parole di tutti a tutti appartengono, che le parole di ReWriters son come le mie e quindi nostre», conclude l’artista.

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