L’Italia candida Notturno di Gianfranco Rosi per la selezione agli Oscar per il miglior film straniero. L’annuncio delle nomination è previsto per il 15 marzo 2021.
La Commissione di selezione per il film italiano da designare agli Oscar, istituita dall’ANICA lo scorso luglio su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ha votato Notturno di Gianfranco Rosi quale film che rappresenterà l’Italia alla 93ma edizione degli Academy Awards nella selezione per la categoria “International Feature Film Award”. Notturno concorrerà per la shortlist che includerà i dieci film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota il 9 febbraio 2021.
L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 15 marzo 2021 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 25 aprile 2021.
Notturno, un film sulle guerre in Medioriente
In questo film – girato nel corso di tre anni sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano – Gianfranco Rosi dà voce ad un dramma umano che trascende le divisioni geografiche e il tempo dei calendari; illumina, attraverso incontri e immagini, la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Ma la guerra non appare direttamente, la sentiamo nei canti luttuosi delle madri, nei balbettii di bambini feriti per sempre, nella messinscena dell’insensatezza della politica recitata dai pazienti di un istituto psichiatrico. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là dei conflitti.
Un cantore di strada, vestito dall’amata, sveglia la città con le lodi dell’Altissimo. Un cacciatore di frodo si muove alla ricerca di selvaggina fra i canneti, i pozzi di petrolio, il crepitio delle armi. Le guerrigliere peshmerga difendono con la stessa determinazione la loro grazia e le postazioni di battaglia. I terroristi dello Stato Islamico sono stipati all’inverosimile in un carcere dove si cerca di contenere l’odio fondamentalista. L’angoscia di una madre yazida di fronte ai messaggi sconvolgenti della figlia ancora prigioniera dell’ISIS.
Alì, adolescente, che fatica di notte e all’alba per portare il pane ai suoi fratelli… Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.
Gianfranco Rosi, il regista di Notturno
Gianfranco Rosi, nato ad Asmara, in Eritrea, con nazionalità italiana e statunitense, dopo aver frequentato l’università in Italia, nel 1985 si trasferisce a New York e si diploma presso la New York University Film School.
In seguito ad un viaggio in India, nel ’93 produce e dirige Boatman, su un barcaiolo sulle rive del Gange, presentato con successo a vari festival internazionali tra i quali il Sundance Film Festival, il Festival di Locarno e il Toronto International Film Festival.
Dopo il cortometraggio Afterwords, che partecipa alla 57esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nel 2008 in California, a Slab City, gira il film documentario Below Sea Level, su una comunità di homeless che vive nella piana del deserto a 40 metri sotto il livello del mare: il film è il vincitore come Miglior Film di Orizzonti alla Mostra di Venezia e di Doc/It; si aggiudica anche il Grand Prix, il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel, il premio per il miglior film al One World Film Festival di Praga, il Premio Vittorio De Seta al Bif&st 2009 ed è nominato come Miglior Documentario all’European Film Awards 2009.
Leone d’Oro nel 2013 per Sacro Gra
Nel 2010 gira El Sicario ‐ Room 164, film‐intervista da un soggetto di Charles Bowden su un killer pentito dei cartelli messicani del narcotraffico. Il film vince il Fipresci Award alla Mostra di Venezia, il premio Doc/It come Migliore Documentario dell’anno, Miglior Film al DocLisboa del 2010 e al Doc Aviv del 2011.
Nel 2013 vince il Leone d’Oro a Venezia con Sacro Gra il film con cui racconta un’umanità inedita che vive intorno al Grande Raccordo Anulare della Capitale. È la prima volta che un documentario si aggiudica il Leone d’Oro.
Per Fuocoammare Orso d’Oro, Golden Globe e Nastro d’Argento
Nel 2016 Gianfranco Rosi vince l’Orso d’Oro come Miglior Film al Festival di Berlino con Fuocoammare, storie dall’isola di Lampedusa, dei suoi abitanti, pescatori e migranti. Se in Italia vince il Golden Globe, ottiene la doppia candidatura ai David di Donatello e la vittoria di un Nastro d’Argento, Fire at Sea (questo il titolo internazionale) porterà Lampedusa, isola simbolo di migrazione, in tutto il mondo tra Festival e uscite in sala, guadagnando ancora riconoscimenti come la vittoria agli EFA, fino alla Nomination agli Oscar come Miglior Documentario.