Anna Valle è la protagonista, insieme a Claudio Gioè, della nuova serie TV di Rai 1 “Vite in fuga”. Il family thriller, diretto da Luca Ribuoli, andrà in onda in prima serata su Rai1 da domani 22 novembre. Nel cast anche Giorgio Colangeli e Barbora Bobulova.
Vite in fuga racconta l’avventura straordinaria di una famiglia normale, al centro di un grande intrigo di cui non conosce ragioni e confini. Claudio e Silvia Caruana (Claudio Gioè ed Anna Valle), hanno un matrimonio che dura da vent’anni e due figli che non hanno mai dato problemi. Finché un giorno Claudio finisce sotto inchiesta per lo scandalo finanziario della banca per cui lavora. La fuga appare l’unica soluzione possibile per condurre la famiglia alla verità e a riscoprire gli autentici valori che li avevano uniti.
Wondernet Magazine ha incontrato Anna Valle nell’esclusiva press conference di presentazione della serie Vite in fuga.
Intervista ad Anna Valle
Anna Valle racconta così la storia di Vite in fuga: «Questa storia racconta di come ognuno di noi può reagire ad una situazione particolare e straordinaria. Essere messi di fronte alla necessità di dover abbandonare tutto improvvisamente, è qualcosa che ci spinge a chiederci: Fino a che punto ci spingiamo per proteggere la nostra famiglia? Fino a che punto, noi donne, crediamo all’uomo che ci è accanto da anni?».
Sul suo intenso personaggio, la Valle dichiara: «Silvia si definisce come la moglie discreta di Claudio. Lascia il lavoro e si dedica completamente ai figli e al marito. Nel momento in cui questa famiglia viene sradicata e messa in una situazione di pericolo, Silvia si trasforma. Inizia dentro di sé un percorso di risveglio della persona, attraverso anche delle crisi. Capisce che quello che ha voluto fino a quel momento non era un suo reale desiderio, ma il desiderio del marito che ha amato tantissimo. Vuole proteggere la sua famiglia e soprattutto i suoi figli».
Come hai costruito il personaggio di Silvia in Vite in fuga?
Anna Valle: Ho costruito questo personaggio pezzo per pezzo. All’inizio, non ho compreso fino in fondo questa donna. Perché evidentemente anche Silvia stessa non ha compreso tante cose della sua persona, e per questo non arrivavo a capirla. Di ogni donna che interpreto, scopro le cose pian piano, e mai nel momento in cui inizio a raccontarla. È una scoperta continua. Con Silvia, questa scoperta è avvenuta in modo particolare. Man mano che giravamo la storia, veniva fuori qualcosa di nuovo che non conoscevo di lei. Insieme al regista Luca Ribuoli, abbiamo costruito il personaggio passo dopo passo.
In quale sfumatura del suo carattere ti assomiglia maggiormente?
Anna Valle: Silvia è sicuramente lontana da me, in quanto vive qualcosa di straordinario che io non ho vissuto. Soffre come soffrirei io, se scoprissi delle cose che possono farmi del male. Ha delle emotività che partono dalle mie corde emotive e che poi si trasformano in qualcosa di lontano da me.
C’è un artista con il quale ti piacerebbe lavorare, in futuro?
Anna Valle: Ci sono tanti artisti con cui vorrei lavorare. Mi piacerebbe fare qualcosa di leggero e comico, in un momento come questo, dove abbiamo perso anche un artista così importante per il cinema ed il teatro italiano come Gigi Proietti. Sarebbe bello poter lavorare con un punto di riferimento grandissimo come Carlo Verdone, un regista con il quale sono cresciuta, in qualche modo, perché da ragazza ho visto tutti i suoi film.