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Ciao Gigi: l’omaggio nel Globe Theatre e le esequie nella Chiesa degli Artisti

È stato un lungo, commosso abbraccio quello tributato da Roma e dai tanti colleghi a Gigi Proietti. Il feretro dell’attore ha percorso un lungo giro nei luoghi simbolo della città e della sua carriera.

L’addio a Gigi Proietti è iniziato questa mattina alle ore 10, ed è stato trasmessa in diretta TV da Rai1.

La sosta in Campidoglio, ed il giro per le strade di Roma

Il feretro ha fatto sosta in piazza del Campidoglio per il saluto delle autorità cittadine. Assente la sindaca Virginia Raggi, contagiata dal Covid-19. La Raggi si è però collegata via Skype con il Globe Theatre, che da oggi è intitolato a Gigi Proietti, per tributare all’attore l’ultimo omaggio.

Gigi Proietti, l'ultima entrata in scena

Mezz’ora più tardi, dopo aver percorso le vie del centro, salutato da tanti cittadini commossi, il feretro di Gigi Proietti è arrivato nel cuore di Villa Borghese, al Globe Theatre, il teatro elisabettiano che egli stesso ha creato e guidato per 17 anni.

Gigi Proietti, l’ultima entrata in scena sul palco del suo Globe Theatre

Presenti, oltre alla famiglia, molti colleghi e amici dell’attore. Tra questi, Flavio Insinna, Enrico Brignano, Marisa Laurito, Pino Quartullo, Massimo Wermüller, Rodolfo Laganà, tutti visibilmente commossi. Un lunghissimo applauso di 5 minuti ha salutato l’ultima entrata in scena di Gigi Proietti.

Gigi Proietti, l'ultima entrata in scena

Il primo intervento è stato quello via Skype della sindaca Raggi, in auto-isolamento perchè positiva al Covid. «La città di Roma si stringe attorno alla famiglia di Gigi Proietti. Roma non lo dimentica. Già ci manchi. È il lutto della città, come ha detto la figlia Carlotta», ha detto la Raggi. Ed ha aggiunto: «Quando finirà la pandemia organizzeremo qualcosa di più grande. C’è bisogno di sentirlo ancora accanto a noi».

Poi, uno dopo l’altro sono saliti sul palco accanto alla bara ricoperta di rose rosse Marisa Laurito, in lacrime. Poi Pino Quartullo, e la giovane Valentina Marziali, la prima Giulietta al Globe Theatre.

Edoardo Leo nel suo discorso ha detto, trattenendo a stento le lacrime: «Grazie, grazie perché sei stato un costante punto di riferimento, perché hai elevato questo mestiere. Perché mentre tutti parlavano di cultura, tu la facevi. Per averci fatto ridere fino alle lacrime. Perché tu eri il “10” in squadra. E quando dicevi “A me gli occhi”, noi ti consegnavamo il cuore e tutta la nostra ammirazione». «Tutta la città – ha concluso commosso Edoardo Leo, citando lo stesso sonetto che Proietti recitò in occasione del funerale di Alberto Sordi – sbrilluccica de lacrime e ricordi. Che tu non sei solo un grande attore. Tu sei molto di più. Sei Gigi Proietti».

Gigi Proietti, l'ultima entrata in scena

E ancora, Paola Cortellesi, che ha ricordato come proprio gli spettacoli di Proietti, che vedeva da bambina, abbiano fatto nascere in lei l’amore per la recitazione. Enrico Brignano, che in lacrime ha detto: «Dopo il non ci sei, non riesco a mettere la parola “più”». Walter Veltroni, ex sindaco di Roma, ha ricordato la grande cultura ed ironia, ma anche l’impegno culturale e politico dell’attore.

Gigi Proietti, l'ultima entrata in scena

 

La cerimonia funebre nella Chiesa degli Artisti

Alle 12, il feretro è arrivato alla Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. In chiesa, tra gli altri, Paolo Bonolis, Fiorello, Bruno Conti, Maurizio Mattioli, Enrico Vanzina. Sulla piazza una bandiera della Roma, la squadra di cui Proietti era un grande tifoso, ed uno striscione realizzato da alcuni romani: “Me viè da piagne… Ma che sarà… Ciao Gigi, esempio di romanità”. 

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