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Stanchezza Pandemica: cos’è, come si manifesta e come combatterla

Stanchezza Pandemica
La demotivazione a seguire comportamenti protettivi raccomandati, che emergono gradualmente nel tempo e sono influenzati da una serie di emozioni, esperienze e percezioni è una vera e propria sindrome. Si chiama Stanchezza Pandemica.

Nonostante il sostegno alle strategie di risposta alla pandemia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala che circa il 60% della popolazione europea sta soffrendo di apatia e sfiancamento. Il termine scelto per definire questo stato è Stanchezza Pandemica.

Sono passati di otto mesi da quando si è sentito parlare per la prima volta di Covid-19 e sette mesi dal lockdown imposto dal governo. Non sorprende che molte persone abbiano iniziato a sentirsi stanche della pandemia e delle restrizioni in continua evoluzione che, sebbene del tutto necessarie, rendono la vita meno piacevole.

Che cos’è la Stanchezza Pandemica e come si manifesta

L’Organizzazione Mondiale della Sanità la definisce come demotivazione a seguire comportamenti protettivi raccomandati, che emergono gradualmente nel tempo e sono influenzati da una serie di emozioni, esperienze e percezioni. Si tratta di una risposta naturale a una prolungata crisi sanitaria globale, soprattutto in questa fase.

Stanchezza Pandemica
Photo Credits: Instagram

 

Si manifesta in una riluttanza a seguire linee guida e raccomandazioni, sia che si tratti di distanziamento sociale o dell’obbligo indossare la mascherina. In aggiunta, c’è anche uno sforzo minore nel voler rimanere informati su quello che sta accadendo.

Da non confondersi con i sintomi post COVID-19

Tutti coloro che hanno contratto anche lievemente il COVID-19 possono sentire per molto tempo, una stanchezza post-virale. Tra i sintomi, il sentirsi costantemente stanchi, dolori muscolari e confusione mentale. Invece, la Stanchezza Pandemica si riferisce al sentirsi sopraffatti dal dover mantenere uno stato di vigilanza costante. In questo caso la stanchezza deriva dal dover rispettare tutte le restrizioni.

Perché è emersa questa sindrome?

Quando il virus è arrivato per la prima volta, la popolazione è riuscita a reagire. Questo grazie alla raccolta di sistemi adattivi mentali e fisici che gli esseri umani attingono in situazioni di stress acuto per preservare la propria sopravvivenza. Ma questo sistema funziona solo a breve termine e con il passare dei mesi, la pandemia è continuata. Il risultato? Stanchezza e demotivazione.

Stanchezza Pandemica
Photo Credits: Instagram @banner_health

Sono molte le ragioni per cui un individuo può sentirsi apatico

Sono molte le ragioni per cui un individuo può sentirsi apatico in questa fase nei confronti del virus. La minaccia percepita del virus potrebbe essere diminuita nelle menti, man mano che ci si abitua alla sua esistenza.

Inoltre, bisogna considerare le perdite finanziarie, sociali e personali causate dalle misure preventive che sono in continua evoluzione. Questo cambiamento ingrandisce la sensazione di impotenza scatenando la Stanchezza Pandemica.

La stanchezza Pandemica rappresenta una seria minaccia sugli sforzi per controllare la diffusione del virus. A fronte di questo l’OMS ha dichiarato:

 «Fino a quando non saranno disponibili un vaccino o trattamenti efficaci, il sostegno pubblico e i comportamenti protettivi rimangono fondamentali per contenere il virus. I traguardi raggiunti che ogni nazione ha ottenuto collettivamente attraverso i lockdown e altre misure, a fronte di alti costi sociali e economici, devono essere salvaguardati».

Come combattere la Stanchezza Pandemica

Il dott. Hans Henri Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa, ritiene che ci siano alcuni modi per rinvigorire gli sforzi e prevenire l’ulteriore diffusione del virus. In una intervista con la BBC, ha affermato che il senso di comunità è fondamentale elencando alcuni metodi :

  • Comprendere le persone misurando regolarmente l’opinione pubblica e riconoscendo le loro difficoltà
  • Coinvolgere le comunità nelle discussioni e nelle decisioni come parte della soluzione
  • Consentire alle persone di vivere la propria vita, ma ridurre il rischio cercando modi innovativi per soddisfare le continue esigenze della società. Ad esempio consegnando pasti a persone vulnerabili o organizzando incontri virtuali

 

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