Il 29 giugno del 2010, a Terni, l’incidente che è costato la vita a Pietro Taricone, “‘O Guerriero” come era soprannominato per il suo carattere. Oggi avrebbe 47 anni
Nato a Frosinone nel 1975, Pietro Taricone aveva partecipato alla prima edizione del reality show Grande Fratello. Non aveva vinto, ma grazie al suo aspetto fisico, alla sua ironia, al suo carattere, era diventato uno dei personaggi più amati dal pubblico.
Lineamenti da macho, sguardo da latin lover, muscoli d’acciaio e tanta simpatia, Pietro Taricone nella casa del Grande Fratello aveva avuto un flirt con Cristina Plevani, vincitrice della prima edizione.
Pietro Taricone, le esperienze come attore dopo il GF
Una volta concluso il programma, a Pietro arrivarono numerose richieste per partecipare a fiction televisive. Aveva realizzato il suo sogno, quello di lavorare nel mondo dello spettacolo. Il debutto nel 2003 con Distretto di Polizia 3, al quale sono seguiti due ruoli in Ricordati di me di Gabriele Muccino e in Radio West di Alessandro Valori. Con Alessandro Gassman e Ilaria Spada lo abbiamo visto nella fiction dedicata al mondo dei Vigili del Fuoco Codice Rosso.
Dopo una parentesi come opinionista e giurato in due reality show, è tornato in TV con le due serie Rai La nuova squadra e Tutti pazzi per amore. Poco prima di morire Pietro aveva girato la miniserie Baciati dall’amore, uscita postuma nel 2011 e dedicata alla sua memoria dal regista Claudio Norza.
L’amore con Kasia Smutniak
Sul set di Radio West nel 2003, Pietro Taricone aveva conosciuto Kasia Smutniak, l’amore della sua vita.
Dalla relazione con l’attrice nel 2004 è nata Sophie. La famiglia viveva in una casa in campagna, poco fuori Roma, dove Pietro e Kasia si dedicavano alle loro passioni: gli animali, la natura, lo sport.
Entrambi appassionati di paracadutismo, la mattina del 28 giugno 2010 Pietro Taricone e Kasia avevano deciso di lanciarsi da un campo nei pressi di Terni.
Ma qualcosa purtroppo è andato storto. Un errore nel calcolo dei tempi, un ritardo nell’apertura del paracadute. Pietro precipita al suolo e riporta ferite gravissime, fratture multiple e un’emorragia interna. Trasportato in condizioni disperate all’ospedale e sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ‘O Guerriero perde la sua battaglia più importante. Poco dopo le 2:30 del 29 giugno, Pietro muore lasciando Kasia, che aveva assistito all’incidente, sotto choc.
Tanto dolore, lacrime e commozione per quella vita spezzata proprio sul più bello. Di lui, anche a distanza di tanti anni, resta un ricordo indelebile in chi lo ha conosciuto.
La Pietro Taricone Onlus
Un anno dopo la morte di Pietro, Kasia Smutniak ha fondato una Onlus che opera in Nepal e che porta il suo nome. L’associazione si prefigge l’obiettivo di garantire l’istruzione ai bambini di quella terra, affinché abbiano gli strumenti e le opportunità di costruirsi un futuro migliore.
«Siamo stati solo una volta in Mustang io e Pietro. Una volta sola. E tanto è bastato per innamorarsi di quel posto, della cultura, della gente. Non avrei mai pensato che esattamente 8 anni dopo sarei tornata, da sola con mia figlia, per costruire una scuola». Inizia così la lunga lettera di Kasia Smutniak, pubblicata sul sito della Pietro Taricone onlus.
«Un giorno è tornato a casa con un’idea, una delle sue tante idee pazze, urlando “andiamo in Nepal!. Non so per quale motivo, forse spinto dalla curiosità o dalle lettura di un libro, ha deciso di partire. Perché Pietro era così, istinto puro con la curiosità di un bambino e la voglia matta di fare tutto subito. Al ritorno dal viaggio continuava a dire che dovevamo fare qualcosa, noi che siamo privilegiati con il lavoro che facciamo».