Un po’ d’Italia sbarca in Corea, per un progetto in che vede la Camera Nazionale della Moda Italiana in partnership con il colosso coreano del retail Hyundai Department Store. Ad aiutarli, la compagnia DHL.
Il progetto in questione nasce in un momento molto delicato, per entrambi i mercati della moda: sia quello italiano che quello asiatico. Ovviamente la pandemia sta molto influenzando il settore, negativamente. C’è bisogno di fare grande sforzo per supportare il fashion system e promuoverlo, per uscire dalla crisi. Si muove esattamente in questa direzione il progetto Korea Loves Italy.
Korea loves Italy
La seconda edizione della partnership tra la Camera Nazionale della Moda Italiana e Hyundai Department Store permetterà di dare sostegno al Made in Italy, portando le eccellenze della moda del nostro Paese dall’altra parte del mondo.
Dieci i brand che fanno parte del progetto Korea Loves Italy: Act n°1, Arthur Arbesser, CO|TE, DROMe, EdithMarcel. E ancora: Francesca Marchisio, Lardini, Marco Rambaldi, MRZ e NicoGiani. Tutti avranno modo di inserirsi per un periodo di tempo nel mercato coreano. In che modo?
Innanzitutto già dal 15 giugno sono tutti presenti sull’e-commerce di Thehyundai, mentre dal 26 giugno saranno i protagonisti assoluti di un pop-up store itinerante a Seoul. Diverse le tappe previste: dopo lo Hyundai Apgujeong Gangnam sarà la volta (il 3 luglio) dello Hyundai Mokdong Yangchen ed infine dello Hyundai Coex Gangnam (il 16 luglio).
Più di mille gli articoli selezionati e inseriti nella gamma di prodotti del progetto, che è stato curato al dettaglio. Non a caso, infatti, i pop-up store verranno realizzati con uno stile ben preciso. Dovrà richiamare l’architettura della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, simbolo di prestigio della moda italiana e dello shopping. Non mancheranno incontri con stylist e personal shopper, per arricchire ulteriormente l’esperienza e renderla completa, andando ben oltre la semplice visibilità sul mercato estero per incrementare popolarità e vendite.
Il messaggio che il progetto vuole diffondere è ovviamente un messaggio di positività e speranza. Un po’ come quel #andratuttobene che ha regnato sovrano sui social per settimane, in segno di solidarietà e coesione. E proprio ai designer coinvolti dell’iniziativa, infatti, verrà anche chiesto di sviluppare questo tema sprigionando tutta la loro vena creativa, a modo loro.