La fase più critica dell’emergenza sanitaria sembra essere passata. Nei Paesi europei cadono i divieti di spostamento, lentamente riparte il turismo.
A partire da oggi, lunedì 15 giugno, si può tornare a circolare liberamente tra i Paesi dell’Unione Europea, dopo oltre tre mesi di chiusura delle frontiere in seguito alla pandemia da Covid-19.
Per l’economia italiana il turismo rappresenta uno dei settori più importanti. La riapertura a pochi giorni dall’inizio della stagione estiva fa tirare un sospiro di sollievo agli operatori, duramente provati da oltre tre mesi di lockdown.
Il Ministro dell’Economia Luigi Di Maio ha scritto ieri su Facebook:
«Ci siamo. Domani sarà il D-day, la giornata della riapertura europea. Nelle ultime due settimane siamo stati molto impegnati sul fronte dei flussi turistici. C’erano Stati esteri che inizialmente avevano chiuso all’Italia e agli italiani, ma il nostro Paese è sempre stato trasparente, abbiamo mostrato i dati epidemiologici, ci siamo impegnati e alla fine hanno cambiato idea. Con il dialogo, il lavoro costante e l’umiltà si ottengono sempre i risultati.
Per la prossima settimana stiamo già pianificando altre missioni, in Svizzera e in Turchia. C’è tanto lavoro da fare e non possiamo perdere tempo.
Sbloccare i flussi turistici significa far arrivare turisti stranieri in Italia e dare un ulteriore supporto alla nostra economia, ai nostri artigiani e alle nostre famiglie durante la stagione estiva. Ci sono imprenditori, albergatori, ristoratori, negozianti che hanno fatto sacrifici per riaprire le proprie attività e il governo deve fare il massimo per mettere queste persone nelle condizioni di poter lavorare».
Dal 16 giugno riapre l’Austria, dal 21 la Spagna
Da oggi in poi, dunque, le frontiere tra gli Stati dell’Unione Europea riapriranno gradualmente. Non tutti i Paesi seguiranno lo stesso calendario, ognuno ha la facoltà di decidere autonomamente in base alle valutazioni dei singoli Governi.
Oggi cadranno le restrizioni in Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Grecia, che ha fatto un passo in più riaprendo anche a diversi Stati extraeuropei: Australia, Cina e Corea del Sud.
L’Austria ha già aperto alla maggior parte dei Paesi vicini, ma alcuni Paesi, inclusa l’Italia, erano rimasti esclusi dalla revoca del divieto di ingresso. Da domani 16 giugno il governo di Vienna riaprirà a 31 Paesi, compreso il nostro, mentre i confini austriaci resteranno ancora chiusi per chi proviene da Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito.
La Svezia non aveva mai chiuso le porte ai cittadini stranieri, e nel Paese non c’è mai stato il lockdown: il Governo di Stoccolma ha gestito la pandemia in maniera più morbida rispetto al resto dei paesi europei.
La Spagna riaprirà le frontiere con gli altri Paesi dell’Unione europea, escluso il Portogallo, il 21 giugno.