«Cosa ho fatto mai di male? Vorrei essere normale. Sono stanca di sto mondo del mio corpo fuori tempo. Vagabonda al tramonto come il Sole che si è perso. Io non voglio essere speciale. Vorrei essere normale. Voglio ancora sogno ancora il sorriso di mia Madre che accarezza la mia differenza e mi dice Eleonora sei normale».
Prima di togliersi la vita Eleonora, malata di bulimia, aveva scritto questo biglietto, che è stato poi consegnato prima a sua madre e infine al suo compagno, il cantautore Igor Nogarotto, che ne ha fatto una canzone. Eleonora sei normale è un po’ il brano simbolo del 2 giugno, scelto come Giornata Mondiale dei Disturbi Alimentari.
#2giugno Giornata Mondiale #DisturbiAlimentari
Patologia sottovalutata: ne soffrono 3 milioni di Italiani
Il biglietto d'addio della piccola Eleonora suicida a causa della #bulimia è diventato #eleonoraseinormale@ChiaraRibichini @SkyTG24 #anoressia #dcahttps://t.co/zMHwzxcLPe— Igor Nogarotto (@IgorNogarotto) June 2, 2020
Giornata Mondiale dei Disturbi Alimentari
Quella del 2020 è la quinta edizione. La Giornata è stata istituita dalle Società scientifiche di tutto il mondo, insieme alle associazioni di familiari, operatori, ex pazienti. Si tratta di un’occasione di riflessione e confronto su queste tematiche attualissime, problematiche, che coinvolgono ragazzi e ragazze giovanissimi (e non solo), portandoli a volte alla morte.
Non a caso, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i cosiddetti Disturbi del Comportamento Alimentare sono la seconda causa di morte (dopo gli incidenti stradali) per i giovani tra i 12 e i 25 anni. Solo in Italia ne soffrono oltre 3 milioni di persone (su un totale di 70 milioni nel mondo). Ben il 70% sono adolescenti (95,9% donne 4,1% uomini).
Ma bisogna ricordare che di anoressia si muore, ma si guarisce anche. È un male devastante, che finisce col logorare chi ne soffre e tutte le persone intorno: genitori, fratelli, amici, parenti. Per questo non bisogna mai abbassare la guardia ed è importantissimo il ruolo della scuola, che deve sensibilizzare su queste tematiche: parlarne è fondamentale, senza mai lasciare sole le persone che finiscono in questi vicoli apparentemente ciechi. Uscirne è possibile, ma servono pazienza e tanto amore, soprattutto verso sé stessi.
Disturbi Alimentari e lockdown
I dati sono diventati ancora più preoccupanti in seguito al lockdown. Purtroppo la reclusione in casa e l’isolamento a cui la pandemia ci hanno costretti, hanno accentuato problematiche come l’anoressia, l’obesità, la bulimia. Lo dimostra l’escalation di telefonate al Numero Verde istituito dal Ministero della Salute (800180969), da parte di genitori preoccupati.
E proprio a questi ultimi si rivolge il Manuale delle Raccomandazioni messo a punto dal Ministero, per informarli adeguatamente su tutto ciò che c’è da sapere in merito ai Disturbi della Nutrizione dell’Alimentazione.