Fedez dovrà rispondere dei reati di diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati. A depositare formale denuncia contro il rapper il Codacons, che ha querelato anche alcuni followers del cantante.
Va avanti la battaglia legale tra Fedez e il Codacons. Il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dei Consumatori si è rivolto alla Procura della Repubblica di Roma. Ha depositato un lunghissimo esposto dove si elencano i presunti illeciti commessi dal cantante contro l’associazione e il suo presidente Carlo Rienzi.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso marzo, quando il Codacons aveva chiesto di fare chiarezza sulle commissioni applicate da Gofoundme, che però, in accordo con i Ferragnez, ha devoluto i 250.000 € delle commissioni facendoli confluire nella raccolta fondi avviata dalla coppia.
Una decisione che Fedez ha interpretato come una dichiarazione di guerra del Codacons nei suoi confronti, e che l’ha portato a passare al contrattacco. «La proposta del Codacons sarebbe quella di bloccare tutte le raccolte fondi private. Cioè tutti i milioni di euro raccolti per aiutare gli ospedali pubblici, cancellarli e stopparli. Io sono allibito, qualcuno li fermi», ha scritto Fedez.
Inoltre l’artista ha segnalato nelle sue Stories Instagram un comportamento a suo avviso del tutto scorretto e inopportuno, in un momento di emergenza così grande.
«Sul loro sito ufficiale c’è una campagna per supportare il Codacons contro il Coronavirus. Ma se ci vado a cliccare sopra scopro che hanno fatto un banner sul Coronavirus dove in realtà la donazione va al Codacons, che non si occupa di Coronavirus. E questa è un’associazione parastatale che dovrebbe tutelare i consumatori?».
La tesi è stata smentita dal Codacons, che ha dichiarato che le donazioni servivano a finanziare l’attività legale dell’associazione in tema di coronavirus.
Ad essere denunciati per diffamazione, violenza e minacce anche numerosi follower di Fedez che sarebbero colpevoli di aver pubblicato sul web minacce e post violenti contro il Codacons.
Ora Fedez e i suoi follower dovranno rispondere dinanzi alla Procura di Roma, a vario titolo, dei reati di diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati.
Dalle sue Instagram Stories Fedez commenta ironico: «Omicidio no?»