Itziar Ituño, nota come l’ispettore Raquel Murillo alias Lisbona nella serie Netflix “La Casa di Carta”, è guarita dal coronavirus. In un’intervista ad un’emittente radiofonica argentina l’attrice lancia pesanti accuse al governo spagnolo.
Nata a Basauri il 18 giugno 1974, Itziar Ituño Martínez è stata protagonista per molti anni di Goenkale, la più longeva telenovela prodotta dalla televisione ufficiale dei Paesi Baschi. Dal 2017 è nel cast de “La casa di carta” dove interpreta l’ispettrice Raquel Murillo – Lisbona, ruolo per il quale è stata premiata con un International Emmy Award.
L’attrice a marzo aveva reso noto di essere positiva al virus con un post sui social. A un mese di distanza, in un’intervista rilasciata alla radio argentina Radio Ciudad, Itziar Ituño ha annunciato di essere guarita e di aver sconfitto il covid-19. I primi sintomi si erano manifestati mentre era impegnata sul set della serie “Alardea”.
«Ho passato un brutto periodo, non è solo un’influenza»
Nell’intervista a Radio Ciudad la Ituño racconta il decorso della sua malattia, e di come ha trascorso la quarantena:
«Ho passato un brutto periodo e il mio compagno ha trascorso 8 giorni in ospedale», ha detto. «Non è solo un’influenza, dà sintomi molto rari, ti fa sentire cose strane. Inizi con una tosse un po’ banale, e il giorno dopo ti svegli con la febbre. Perdi l’olfatto da un giorno all’altro, non senti l’odore o il sapore di nulla. A livello personale mi ha cambiato molto. Questo virus ti costringe a rallentare, ad ascoltare molto il tuo corpo, ad osservarti, a capire bene cosa mangiare.
Mentre sono stata malata ho cercato di cambiare me stessa. Nella mia città ci sono stati molti morti, ho conoscenti i cui parenti non ne sono usciti, ed è stato molto difficile non poter dire addio o fare una sepoltura decente. Mi ha toccato abbastanza da vicino. A livello globale, bisogna imparare la lezione che il pianeta ci sta dando: spero che questo cambierà molte cose e che le persone avranno priorità più chiare, come avere un buon sistema sanitario».
«Ci hanno mentito, e la situazione reale ci è stata nascosta in modo che il panico non si diffondesse»
Itziar Ituño è grata ai medici che l’hanno curata, ed è sollevata per aver superato la malattia. Ma approfitta dell’intervista per criticare duramente il governo spagnolo.
«Questa non è un’influenza comune e le misure sono arrivate tardi. Non è stata presa sul serio. Qui le persone sono state costrette ad andare a lavorare quando in Italia c’erano già abbastanza morti. Non mi sembra accettabile che per mantenere l’economia la gente venga gettata nella fossa dei leoni. Ci hanno mentito e la situazione reale ci è stata nascosta in modo che il panico non si diffondesse, ma questo vuol dire trattare la popolazione come bambini. Quando le persone pensano che dia i sintomi dell’influenza e che colpisca solo le persone anziane, si rilassano, ma non è così. Questa è un’altra delle grandi cose che ci hanno nascosto. Ci sono molte persone tra i 40 e i 50 anni in un ospedale attaccate al respiratore. Colpisce non solo il sistema respiratorio, ma anche neurologico. È davvero spaventoso. Avrebbero dovuto dirci tutto questo».