55 artiste, da Sophia Loren a Millie Bobby Brown, hanno curato “Scelti da lei”,una selezione di titoli disponibili su Netflix.
Per celebrare l’8 marzo, UN Women e Netflix hanno selezionato 55 titoli che sono fonte d’ispirazione per le donne che ispirano tutti noi. “Scelti da Lei” è una speciale collezione di serie, film e documentari curata da creatrici e talenti femminili, davanti e dietro alla macchina da presa, in ogni parte del mondo.
UN Women è l’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile. La Giornata Internazionale della Donna quest’anno è dedicata al tema “I am Generation Equality: Realizing Women’s Rights” (Generazione uguaglianza: per i diritti delle donne e un futuro di uguaglianza)”.
«Questa collaborazione – ha detto Anita Bhatia, Deputy Executive Director di UN Women – nasce per vincere la sfida di raccontare le storie delle donne e dimostrare le donne in tutta la loro diversità. È la volontà di rendere visibile l’invisibile e di dimostrare che solo rappresentando e includendo pienamente le donne sullo schermo, dietro la macchina da presa e nelle nostre storie, la società potrà veramente fiorire».
Sophia Loren, Salma Hayek, Millie Bobby Brown, Lana Condor, Ava DuVernay e altre 50 artiste hanno partecipato a questa selezione. Ognuna di loro ha scelto un film o uno spettacolo che hanno contribuito alla loro formazione come tali, o che hanno aiutato a promuovere la causa dei diritti delle donne.
La galleria è disponibile sulla homepage di Netflix tutto l’anno. È composta da 55 titoli per scoprire le storie e i personaggi che hanno ispirato le donne che ci ispirano.
Sophia Loren ha scelto “The Crown”
Tra i film si va “Unbelievable” a “Lionheart”, da “Sex Education” a “Miss Americana”, da “Storia di un matrimonio” a “Il silenzio degli innocenti”. E ancora, “Notting Hill”, “2001: Odissea nello spazio” e anche serie, come “House of cards” o “Luna Nera”. Tutti film che hanno contribuito a mettere in discussione il modo in cui vediamo il mondo. Alcuni sono stati creati da donne, altri hanno raccontato le donne, altri hanno dato una visione nuova dell’intrattenimento.
«Tutti dovrebbero essere portavoce dei diritti e della libertà delle donne. È l’utopia più importante dei nostri giorni», ha spiegato Francesca Comencini. La regista ha scelto “What Happened, Miss Simone”, il documentario di Liz Garbus sulla cantante e attivista statunitense Nina Simone.
Il trailer dell’iniziativa Netflix
«Avere un mondo in cui tutti siano realmente rappresentati è la vera democrazia», ha detto Laverne Cox, prima attrice transessuale candidata per un premio Emmy. La Cox ha suggerito il documentario Brené Brown: “Trovare il coraggio”. «“Orange is the New Black” – racconta la Cox sulla serie che l’ha lanciata – è il primo progetto in cui mi sono sentita genuinamente empowered come donna, grazie alla donna al timone, Jenji Kohan, e alle molte donne registe, scrittrici, produttrici e componenti della troupe. Così come alla storia che aveva al centro donne diverse in un modo mai visto prima. Questo show ha creato uno spazio per me, come donna trans nera, che ha dato spazio ad altre donne trans di ogni etnia per essere realmente viste nel profondo della propria umanità».
Sophia Loren ha scelto la serie “The Crown”. «Ci vogliono resilienza e coraggio per essere se stessi – ha spiegato l’attrice – La resilienza e la capacità di resistere e affrontare ciò che la società si aspetta da te senza mai essere vittima delle aspettative altrui. E il coraggio di non sacrificare ciò che sei anche quando questo potrebbe alzare meno polvere nel breve termine».