Avete mai pensato di produrre le saponette in casa? È più facile di quanto si possa pensare: bastano gli ingredienti giusti, un po’ di pazienza e un pizzico di creatività.
Le saponette fatte in casa ci aiutano a risparmiare, a rispettare l’ambiente e ad avere un prodotto senza ingredienti chimici pericolosi per la nostra pelle.
Com’è fatta una saponetta?
Oggi il sapone è prodotto industrialmente a costi piuttosto bassi, perché all’antico mix di grasso e cenere sono stati sostituiti i tensioattivi, prodotti di sintesi derivati dal petrolio. Per dare una definizione generale, si può dire che il sapone è un sale di sodio o di potassio di un acido carbossilico, ottenuto attraverso la saponificazione di grassi animali o vegetali. Gli ingredienti principali sono: i grassi (economici, come l’olio di oliva, di girasole, di riso ecc. o più ricercati e preziosi come gli oli estratti dalle mandorle dolci, dall’avocado, dall’albicocca, dalla jojoba ecc.), l’idrossido di sodio (o soda caustica) e un liquido nel quale questa viene dissolta. I liquidi possono essere di diverso tipo: acqua, oppure infusi di erbe (saponi chiari o incolori) o ancora succhi di frutta naturali (saponi colorati). Inoltre si aggiunge un quarto ingrediente, non fondamentale ma importantissimo: il profumo. L’aroma della saponetta varia a secondo della fragranza impiegata per produrla: spesso sono prodotti chimici e vengono utilizzati in forma diluita, poiché potenzialmente irritanti per il derma.
Ecco la ricetta per preparare in casa un sapone 100% naturale
Occorrente:
- Cenere, 2 kg
- Acqua, 2 litri
- 2 litri di olio vegetale (oliva, mandorle dolci, cocco) oppure 2 kg di grasso animale * (sego, grasso, sugna):
- 500 grammi di amido
- la vostra essenza preferita
* Se si usa del grasso animale bisogna prima farlo bollire in una pentola con acqua salata, in modo che, fondendosi, possa essere agevolmente raccolto con un cucchiaio una volta salito in superficie.
Preparazione:
- Porre 2 chili di cenere di legna in un recipiente, ricoprirla con 2 litri d’acqua e lasciare a riposo per due ore.
- Filtrare il tutto con un panno di cotone pulito allo scopo di ottenere almeno un litro di liquido: se non si dovesse arrivare a questa quantità, aggiungere alla cenere altra acqua, lasciar macerare per altre due ore e filtrare nuovamente fino al raggiungimento della dose desiderata che si chiamerà prima liscivia.
- La cenere utilizzata va rimescolata con altri 4 litri d’acqua e filtrata ancora una volta; al liquido ottenuto aggiungere quindi 500 g di amido per renderlo lattiginoso e per ottenere quella che si chiamerà seconda liscivia amidata.
- A questo punto bisogna far bollire l’olio (o il grasso) a fuoco lento ed unire 400 ml della 1° liscivia; far riprendere la cottura ed aggiungere al composto la liscivia rimasta in due fasi distinte da 300 ml ciascuna.
- SI fa cuocere il sapone fino a quando si ottiene un impasto consistente: a questo punto si unisce gradualmente la 2° liscivia amidata fino a quando il composto tenderà a solidificarsi
- Adesso spegniamo il fuoco e facciamo raffreddare il nostro sapone. Possiamo profumarlo tutto con un’unica fragranza oppure dividerlo in più parti da personalizzare con le Essenze più diverse. Una volta profumato versiamolo in piccole cassettine di legno. Una breve stagionatura (almeno due settimane) giustificherà l’attesa e renderà l’uso del nostro sapone ancora più stimolante.