Fendi ha presentato la Milano sfilata FW25, aperta dai piccoli Tazio e Dardo, figli di Delfina Delettrez Fendi. E conclusa con un bacio di Silvia alla mamma Anna Fendi.
La sfilata del centenario di Fendi a Milano Moda Donna ha ampiamente meritato i 45 minuti di ritardo. Ambientato su una passerella progettata per riecheggiare l’atelier originale del marchio, dove la famiglia fondatrice ospitava salotti sociali negli anni ’60 e ’70, l’evento ha unito in modo impeccabile passato, presente e futuro.
Silvia Venturini Fendi ha aperto la sfilata con un tributo profondamente personale, ricordando il suo primo ricordo della casa: quando ha sfilato in passerella a sei anni con un completo da equitazione disegnato da Karl Lagerfeld. Questo momento si è chiuso quando i suoi nipotini di sette anni Tazio e Dardo, figli di Delfina Delettrez Fendi e Nico Vascellari hanno aperto le porte della passerella, indossando repliche in miniatura di quello stesso look. La loro presenza simboleggiava le cinque generazioni dell’eredità di Fendi. Dai nonni di Silvia Venturini Fendi, Adele Casagrande ed Edoardo Fendi, alle cinque sorelle Paola, Anna (mamma di Silvia, che a fine sfilata le ha dato un bacio), Franca, Carla ed Alda, a Silvia fino alla figlia Delfina e ai piccoli Tazio e Dardo.
Fendi celebra 100 anni con la sfilata FW25, tra passato e futuro
Piuttosto che una retrospettiva letterale, Silvia Venturini Fendi ha distillato l’essenza della Maison attraverso i suoi codici stilistici. I berretti di maglia morbidi drappeggiati con una rete rendevano omaggio ad Adele Fendi, la matriarca della casa, che incorniciava sempre il suo viso con una delicata velatura. I capelli, quando acconciati in chignon, erano intrecciati in simboli di infinito, un elegante cenno alla continuità.
La sfilata ha alternato l’abbigliamento maschile e femminile di Fendi con un naturale gioco di texture e tecniche. Maglie in mohair a righe, abbellimenti ricamati tono su tono e cappotti in visone a zigzag hanno esaltato la ricca tradizione dei materiali Fendi. Tra i pezzi più iconici, un caban giallo limone per lui e cappotti sartoriali per lei.
Elemento chiave del DNA Fendi, la pelliccia è stata ripensata con uno stile più sobrio.Cappotti e abiti senza colletto presentavano stole rimovibili in mohair e montone, che ricordavano revers oversize. La maestria artigianale del brand è emersa nei dettagli sartoriali, come nei cappotti in montone e negli abiti a pois rossi, realizzati con una precisione impeccabile. Mentre Fendi si prepara ad aprire un nuovo “atelier di pellicce” nella boutique di prossima apertura a Milano, la collezione FW25 ha riaffermato la maestria del marchio nel materiale.
Un viaggio tra le epoche senza tempo
Gli abiti della collezione autunno inverno 2025-2026 hanno attraversato diverse epoche, accompagnati da una colonna sonora curata da Michel Gaubert. Brani iconici come Never, Never Gonna Give Ya Up di Barry White, insieme alle voci di Ornella Vanoni, Mina, Patty Pravo e Franco Battiato, hanno aggiunto profondità e sfumature al racconto visivo, esaltando l’atmosfera senza tempo della sfilata.
Nella FW25 Silvia Fendi ha anche intrecciato riferimenti che abbracciano i decenni. Abiti a vita bassa con bordi in pizzo richiamavano un cappotto che un tempo desiderava dalla collezione Fendi del 1966. E poi abiti a righe Pequin, modelli in pelle trapuntata e completi spezzati a quadri con sottili richiami gli anni ’20, ’50, ’70 e ’80. Tuttavia, la sua visione è rimasta fluida. “Ho toccato decenni diversi, ma cerco anche di evitarne uno specifico”, ha osservato. “Quando qualcosa è bello, è bello sempre”.
Il prêt-à-porter è diventato parte dell’offerta Fendi solo nel 1977, introdotto dall’allora direttore creativo Karl Lagerfeld. E Silvia ha ripreso il testimone con una collezione che è apparsa sia profondamente personale che altamente desiderabile. Se questa sfilata ha risuonato in Tazio e Dardo con la stessa profonda energia che la passerella del 1966 ebbe per la loro nonna, allora la discendenza creativa di Fendi rimarrà salda per i decenni a venire.
Fendi celebrerà il centenario anche a Roma
Le celebrazioni per i 100 anni di Fendi non si fermano qui. Proseguiranno infatti a Roma, durante l’estate, con una serie di eventi esclusivi che abbracceranno l’intera città. Il cuore delle celebrazioni sarà la storica boutique di largo Goldoni, ma si preannunciano sorprese che renderanno omaggio al legame indissolubile tra Fendi e Roma, città dove la maison è stata fondata nel 1925 da Adele Casagrande e da Edoardo Fendi.