Dal 15 novembre apre a Milano la mostra personale “Fly me to the moon” di Luna Berlusconi, dedicata alla figura femminile. Fino all’8 dicembre da Moiré Gallery
Moiré Gallery, concept store e galleria d’arte, nella nuova location di Via Borgospesso 18 a Milano, presenta “Fly me to the moon”. Ovvero la mostra personale di Luna Berlusconi, l’artista nipote dell’iconico Cavaliere. Da venerdì 15 novembre fino a domenica 8 dicembre 2024, la Galleria, diretta e curata da Ouafa Lotfi Tahoun, espone le opere di Luna Berlusconi. La sua arte, con la sua estetica profonda e abissale, densa di colore fitto di passione e sentimento, racconta attraverso i vari ritratti un’arte antica in maniera contemporanea, in toni di nero e grigio attraversati da bagliori di colore, come una luce nella notte.
Le sue opere sono realizzate su tavole di legno, con smalti e acrilici. Il colore viene steso con energiche pennellate in modo da lasciare rilievi sulla tavola. L’unicità delle sue opere risiede nell’utilizzo del magnete. Questo materiale insolito ha la proprietà di rendere viva la tavola e di creare diversi piani. Il nero del magnete, infatti, abbraccia l’immagine e le figure sembrano fuoriuscire da una dimensione senza tempo.
Fly me to the moon da Moiré Gallery Milano
La personale si snoda su tredici tele tutte dedicate alla figura della donna. Nella serie dedicata alla poesia dello spazio, là dove si può volare fino alla luna, emerge con massima espressione artistica una donna sinuosa, imponente, esplosiva, che conquista volumi anatomici, occupando appieno la superficie delle tele. Figure femminili, ispirate all’estetica di Fernando Botero, che emergono con forza dal buio dello spazio, in cui la luna si fa dettaglio dorato tra le scale di grigi, per affermare tutta la loro sensualità e potenza vibrante. “Frammenti di luna” un grande quadro con due figure di donna, quasi primitive, dal tratto essenziale eppure energiche, possenti; “Notte di San Lorenzo” nudo di donna, di schiena, dalla bellezza scultorea, che si impone allo spettatore e che avvolge con tutta la sua potenza; “Sigaretta nello spazio” una regina affacciata a un balcone lunare, che osserva solenne lo spettatore come si osservano le effimere faccende terrestri. Tre opere potenti, tre donne maestose, statuarie, sicure di sé stesse e allo stesso tempo sentimentali.
Tele ispirate a Pablo Picasso
C’è poi la serie ispirata a Pablo Picasso e alle notti insonni, ai pensieri notturni, alle parole che svolazzano senza mai posarsi. “Serata malinconica”, “Serata romantica”, “Sognando un quadrifoglio”, “Appuntamento al chiaro di luna” e “Sogno erotico”. Donne pensierose, oniriche, romantiche nel buio della notte. Anche qui, emergono oceani di nero quasi assoluto, come abissi profondi. Ma è una tenebrosità che non spaventa, grazie ai suoi lampi di colore e alle dolci figure femminili, che accendono una luce. “Sotto il sole di Capri” e “Lettera d’amore”, un ricordo vivo e malinconico di una passione estiva, una memoria capace di ardere e, allo stesso tempo, cullare. Infine “La sposa di Messina” e “La fanciulla del West”: due volti femminili dai tratti essenziali e dallo sguardo enigmatico, in cui i grigi entrano in contatto con coppie di colori complementari: arancione e verde, giallo e viola. Tutte opere dedicate alla donna, tranne una, “Paperino”: un guizzo di carattere pop, ironico e dissacrante. Un invito a non prendersi mai troppo sul serio. Un divertissement, di gioco, di piacevole godimento.