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FASHION WEEK

Oriental Fashion Show, la sfilata FW25 unisce Oriente e Occidente a Parigi

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Un viaggio magico nel cuore del design orientale con l’Oriental Fashion Show. La sfilata FW25 che ha unito Oriente e Occidente alla Paris Fashion Week!

Oriental Fashion Show, l‘evento dedicato alla moda orientale, è tornato a Parigi nel contesto esclusivo dell’Hotel Shangri-La. Con un’edizione eccezionale che ha celebrato la bellezza senza tempo e il savoir-faire artistico dei designer orientali: un viaggio in un mondo di sogni ed eleganza! Non è stata solo una sfilata. Ma un ponte culturale e artistico tra Oriente e Occidente, che ha portato in passerella un affascinante dialogo tra due mondi che si intrecciano con eleganza.

Ogni abito ha evocato magia ed emozioni, evidenziando la meticolosa maestria artigianale e l’energia vibrante di secoli di arte e cultura, che hanno dato vita a una sfilata di moda unica nel suo genere. Un evento davvero grandioso, dove la tradizione ha incontrato la modernità. Questo evento ha offerto un vero e proprio invito al viaggio. Svelando la ricchezza e la diversità della moda orientale attraverso le collezioni di stilisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Questa diversità geografica ha dato vita a un vero e proprio caleidoscopio di stili. Una simbiosi estetica davvero unica.

Oriental Fashion Show FW25

Paris Fashion Week dunque ha vibrato al ritmo di tessuti scintillanti e creazioni uniche in occasione della sfilata Oriental Fashion Show. La sfilata FW25 ha accompagnato gli spettatori in un viaggio affascinante.

Ovvero un giro del mondo di stili e know-how, che ha messo in luce il talento di stilisti provenienti dal Marocco come Regalia by Hind Berrada, Amina Benzekri, Maison Renata. Oltre a una collezione di caftani antichi della collezione Madame Aziza Belkhayat. Poi stilisti dalla Giordania come Laith Maalouf, Eman Al Ahmad, Leyla Kashani, Sara Mansour, Batool Amar. Ma anche dall’ Egitto come Hany El Behairy. E poi dall’Oman con Yoland. Infine Libano (Bernard Jabbour), Giappone (Yuna Hattori), Repubblica Ceca (Jitka Klett), Serbia (Natasa Saric, Marija Sabic, Bata Spasojevic), Uzbekistan (Ra’no Khamroeva, Nargis di Nargisa Jabbarova, Noila Djalolova, Shakhaziz di Shakhnoza Muzrapova), Moldavia (Maison Riché), Romania (Nadia Gorjan), Guatemala (Marvin Bendana), Turkmenistan (Gowher Gouvernet, Chynar) e Caucaso (Naalamar).Un suggestivo spettacolo, in cui il patrimonio culturale ha incontrato le aspirazioni del mondo di oggi.

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