Il Governo ha stanziato 250 milioni per le imprese fashion nel 2025. La soddisfazione di Carlo Capasa di CNMI, che al Tavolo della Moda ringrazia il ministro Adolfo Urso
La Camera Nazionale della Moda (CNMI) ringrazia il Governo: nella quarta riunione dell’unità di coordinamento a Roma, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato di aver stanziato 250 milioni per le imprese fashion nel 2025. In particolare 100 milioni per i Contratti di sviluppo, altri 100 milioni ai Mini contratti di sviluppo, 15 milioni per la transizione ecologica e digitale, e 30,5 milioni per promuovere il green.
«Una scelta strategica per sostenere un comparto che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy e un pilastro della nostra economia», ha dichiarato il ministro. Il Tavolo si è rivelato dunque un buono strumento per seguire un comparto cruciale per l’economia nazionale. Al meeting erano presenti le espressioni del settore e delle organizzazioni sindacali. Insieme ai rappresentanti del Ministero del lavoro, del Dicastero dell’ambiente e della sicurezza energetica e degli enti locali.
CNMI al Tavolo della Moda
Il Presidente di CNMI, Carlo Capasa, presente all’incontro, ha commentato: «250 milioni sono senza dubbio uno stanziamento utile anche se non risolutivo. Ovviamente ringrazio il Ministro. Ora sarà determinante accertare le modalità con cui i fondi saranno messi a disposizione delle imprese. Da mesi ci battiamo, ha proseguito il Presidente di CNMI, affinché vengano prese in considerazione le nostre proposte da trasformare in emendamenti della legge di bilancio e per questo ringraziamo il Ministro Urso per lo stanziamento comunicato oggi. Prendiamo atto del suo personale sforzo sul Milleproroghe concernente il credito di imposta Ricerca e Sviluppo che tuttavia pesa come un macigno sulle imprese della Moda e che auspichiamo trovi una soluzione diversa da quanto oggi proposto, basata su un saldo e stralcio come da noi più volte richiesto». Urso ha annunciato la presentazione di un emendamento al DL Milleproroghe per migliorare la misura già predisposta in Legge di Bilancio.