Gutteridge ha svelato il nuovo store milanese in Corso Vittorio Emanuele fra tradizione e contemporaneità. Protagonista la co-lab con Gianpiero D’Alessandro
Gutteridge è una firma anglo-napoletana del Gruppo Capri fondato da Nunzio e Anna Colella. Attualmente lo guidano i figli Salvatore, Francesco, Marianna e Veronica. Oggi il brand ha svelato l’apertura di un nuovo store a Milano in Corso Vittorio Emanuele II, inaugurato con un super evento che ha rivelato il patrimonio sartoriale che da sempre contraddistingue il brand.
Una combinazione di tradizione e artigianalità con oltre 140 anni di storia. Un racconto sartoriale che ha inizio nel cuore di Napoli nel 1878 grazie all’intuizione dello scozzese Michael Gutteridge. Così, con la nuova apertura di Milano, l’inestimabile patrimonio che contraddistingue il marchio resta una priorità. Sia nell’approccio che nella visione del futuro.
Con oltre 30 anni di esperienza nel retail, il brand, ispirato alle boutique sartoriali anglosassoni, ha ridefinito il concept dei punti vendita. Trasformandoli in veri e propri club sartoriali esclusivi. In chiave moderna e con un’impronta più architettonica. Ogni negozio infatti accoglie il cliente con una shopping experience unica.
Gutteridge Corso Vittorio Emanuele
Il nuovo store Gutteridge si affaccia su Corso Vittorio Emanuele II in dialogo con il Duomo di Milano. Lo spazio minimizza le barriere visive tra interno ed esterno, favorendo un’interazione fluida con l’ambiente circostante.
L’atmosfera? Quella di uno spazio multi-materico in equilibrio tra retail e comfort domestico. Con elementi in noce Canaletto, marmo Patagonia, marmo Levanto, marmo verde, ottoni e paglia di Vienna. Il piano terra accoglie l’area commerciale, mentre il piano interrato è dedicato a prodotti di diverse merceologie. La novità assoluta? La sartoria manuale per un’esperienza di shopping personalizzata. Qui lo stile sartoriale di Gutteridge incontra la creatività di Gianpiero D’Alessandro: l’artista ha realizzato le grafiche per le tote bag. La co-lab inizia con “Fantasy Milan” che ritrae il Duomo di Milano.
Le altre illustrazioni si ispirano alle origini. Unendo lo stile British “5pm”, con le iconiche tazzine da the, alla tradizione napoletana “Coffee Break” con la macchinetta del caffè. Infine l’artigianalità sartoriale con ago e bottoni.