Simon Cracker ha portato in passerella a Milano Moda Uomo la collezione SS25, con la co-lab di Dr. Martens e Australian, caratterizzata da nodi creativi!
La destrutturazione dei dettami imposti dalla moda di Simon Cracker passa anche dalle tecniche a Milano Moda Uomo. Il brand è un progetto di Filippo L.M. Biraghi e Simone Botte, dove “Crack” è il suono di qualcosa che si rompe ed è il concetto da dove parte tutto: rompere qualcosa che già esiste e dargli una nuova vita.
E questa “rottura” la si trova ancora oggi nella sfilata della collezione primavera-estate 2025. Nato nel 2010 da un’idea di Simone Botte, art director, stylist, ricercatore di tessuti e tecniche di stampa, come progetto di abbigliamento upcycled, Simon Cracker ha poi inglobato nel 2020 Filippo L.M. Biraghi, editor, giornalista, buyer e docente di cultura della moda e il brand entra nel mainstream, partecipando a Who Is ON Next?, Altaroma e dal 2021 nel calendario ufficiale di Camera Nazionale della Moda Italiana.
Simon Cracker SS25
La questione di principio ha creato un corto circuito nella comunicazione e nelle relazioni: si porge all’interlocutore un contenitore vuoto e si crea un ‘nodo’ comunicativo difficilmente districabile.
E sono proprio i nodi che Cracker ha usato come tecnica sartoriale per dare concretezza al pensiero. Illuminato dal libro ’Nodi’ scritto dallo psicologo Ronald D. Laing nel 1970. Gli abiti sono creati quasi esclusivamente annodando: lembi di tessuto, coulisse, stringhe e lacci che danno un senso di unione e ornamento ma anche di costrizione.
La collezione è strutturata in quattro colori ‘nervosi’, oltre al nero assoluto le sfumature del blu marino, del verde acido e del viola, sviluppando l’effetto di tintura ‘sbagliata’. Inoltre Australian ha fornito un incredibile deadstock di capi semi-assemblati e tessuti per i pezzi upcycled.
Fra gli accessori anche le calzature Dr. Martens customizzate a mano con spille, badge e pezzi di vecchia bigiotteria.
