Alberto Olivero è un luxury leather design brand italiano. Fondato nel 2022 dall’omonimo designer, esperto di progettazione e car design, pone le sue radici in uno dei territori più affascinanti del nostro Paese, il Roero, iscritto dall’Unesco nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità
Qui, a Sommariva del Bosco, paese dove oggi risiedono gli head quarter del brand, Giandomenico Olivero, padre di Alberto, salva nel 2014 una manifattura di pelletteria fondata nel 1970. Un intervento che recupera la sapienza delle maestranze del posto e le nobilita, investendo ed affidando loro progetti artigianali di alta gamma. La manifattura diventa uno dei fiori all’occhiello del Gruppo E.M.E., realtà internazionale conosciuta per il taglio e la cucitura della pelle sia in settori industriali che nel più raffinato settore dell’artigianato Made in Italy.
Proprio le lavorazioni di grande eccellenza e di articoli di pelletteria rarissimi per le più importanti griffe del mondo consentono ad Alberto di pensare al lancio di un brand unico nel panorama della pelletteria di lusso, basato sull’esperienza pluridecennale delle maestranze del posto, capaci di chiudere un progetto circolare, dalla prototipia alla produzione finale, dando vita a lavorazioni molto complesse ordinate da ogni parte del mondo.
Alberto Olivero, i valori del brand
Il brand Alberto Olivero ha nel suo DNA la commistione tra proporzione, dinamicità, linee essenziali e pulite. Il riferimento è il design automotive da cui Alberto prende ispirazione per le geometrie e per i dettagli, sia estetici che di progettazione. Una ricerca infinita nei materiali, dalla pelle più esclusiva a quelli più tecnici. Ne sono un esempio l’utilizzo di pelle certificata da scarto di industria alimentare, da allevamenti europei e conce italiane, in linea con la filosofia della filiera corta, un vero e proprio dogma. E l’utilizzo del carbonio in autoclave o la ricercatezza delle inedite minuterie metalliche.
Mai come nelle creazioni di Alberto Olivero la simbiosi tra passato e futuro diventa palese. Innovazione significa avere cura dell’ambiente: il brand è un paladino della filosofia People, Profit, Planet, attraverso l’abolizione dell’over production, l’utilizzo di una manifattura espressione della storia del suo territorio, sistemi energetici green all’avanguardia, packaging sostenibili e la personalizzazione del prodotto finito espressa da chi lavora esclusivamente hand made.
L’esordio a Pitti Immagine Uomo
Un brand lifestyle, liberato dal pregiudizio del design automotive maschile, dunque trasversale sui generi, non prono alle regole della pelletteria business focused e forte di una purezza di linee che lo astrae dalle definizioni. Alberto Olivero ha fatto il suo esordio in Fortezza da Basso a Firenze durante Pitti Immagine Uomo con la collezione 2024. L’evento ha visto il brand protagonista con un premio di ICE e Pitti per la migliore start up dell’edizione fieristica di gennaio. Le collezioni Alberto Olivero sono disponibili online su www.alberto-olivero.com
Intervista ad Alberto Olivero
Abbiamo incontrato Alberto Olivero per capire meglio i dettagli di un brand che simboleggia il meglio della manifattura italiana d’eccellenza.
Come nasce e dove ha sede il brand?
Alberto Olivero: Il Brand nasce dopo aver gestito personalmente un progetto di set borse Ferrari commissionato all’azienda di famiglia. Grazie a questa esperienza ho avuto modo di conoscere e sperimentare il processo di trasformazione della pelle da un bozzetto su carta, ad un prodotto fisico realizzato a mano con la sapienza dei nostri artigiani ed ho sviluppato il mio approccio creativo. Provenendo dal settore del Cardesign, ho creato il mio Brand, attraverso l’idea di oggetti con un’estetica nuova, binomio tra innovazione e contaminazione. La sede del Brand è a Sommariva del Bosco nel Roero,dove sono cresciuto e con il quale ho un forte legame. I suoi paesaggi sono per me fonte di inspirazione creativa e mi trasmettono una sensazione di pace e benessere che assolutamente devo restituire loro, salvaguardandoli attraverso un processo produttivo sostenibile.
Come descriverebbe il DNA del brand e le caratteristiche principali della sua linea?
Alberto Olivero: Contaminazione con il mondo del car design, che si evince nelle linee, nei volumi e nelle minuterie. L’artigianalità che è l’unico processo produttivo che scegliamo, e la sostenibilità che è la base della mia etica imprenditoriale basata sui miei capisaldi, le 3P: People-Profit-Planet.
Da cosa derivano i riferimenti e le interconnessioni tra moda e design automotive?
Alberto Olivero: Il DNA del brand Alberto Olivero fonde quindi proporzione, dinamicità e linee pulite, con un chiaro riferimento al design automotive. La ricerca infinita nei materiali spazia dalla pelle esclusiva a quelli più tecnici, con un forte impegno verso la sostenibilità: ne sono un esempio l’utilizzo di pelle certificata da scarto di industria alimentare, da allevamenti europei e conce italiane, in linea con la filosofia della filiera corta, un vero e proprio dogma. E l’utilizzo del carbonio in autoclave o la ricercatezza delle inedite minuterie.
La ricerca dei materiali è un pilastro del brand. Come avviene la scelta delle migliori pelli?
Alberto Olivero: La scelta delle nostre pelli avviene verificando in primis il fornitore che deve dimostrarci il percorso della filiera: dall’allevamento Europeo, fino alla concia. Proseguiamo con i test su durevolezza ed impermeabilità, garantendo la massima qualità e funzione ai nostri clienti.
Quali sono i brand benchmark, non per forza del settore, a cui guarda?
Alberto Olivero: Pagani è un Brand per me di forte inspirazione e motivazione, sono più opere d’arte che altro le sue creazioni. Cucinelli è un altro esempio di come si dovrebbe essere imprenditori nel nostro campo, a lui mi inspiro per l’umanità e per la sua etica manageriale.
Ha dei designer di riferimento a cui si ispira?
Alberto Olivero: Sicuramente designer come Bruno Munari, i fratelli Castiglioni, Jonathan Paul Ive sono per me esempi di stile senza tempo.
Cosa vuol dire per lei essere sostenibile?
Alberto Olivero: Vuoi dire creare un brand con il valore della durabilità e quindi del timeless. Il vintage non potrebbe esistere senza la qualità che li contraddistingue. Quindi durabilità, qualità ed innovazione. Ad oggi abbiamo tutte le soluzioni, tra efficientamenti energetici e modi in cui produrre, per poter rispettare il nostro pianeta. Io sono cresciuto amando la natura e capendo le sue caratteristiche ho imparato a rispettarla. C’è chi sposa questi concetti, e chi invece decide di fare fast fashion con tutte le conseguenze che tutti noi conosciamo. Alberto Olivero incarna un approccio circolare alla produzione, dalla prototipia alla produzione finale, creando lavorazioni complesse e richieste da tutto il mondo. Il brand si impegna in una filosofia People, Profit, Planet, abolendo l’over production, utilizzando sistemi energetici green, packaging sostenibili e personalizzazione hand made.
Un sogno nel cassetto?
Alberto Olivero: Difficile elencarne solo uno, sicuramente, lavorativamente parlando, non vedo l’ora di fare collaborazioni con quelli che io chiamo “I grandi del mestiere”, mi piacerebbe tantissimo collaborare con Horacio Pagani, farmi contaminare dalla sua visione e fondere i nostri due mondi in qualcosa di nuovo ed unico. In futuro mi piacerebbe avviare percorsi di Brand Extension verso l’interior.