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Dior, la sfilata Haute Couture SS24 esplora l’aura dell’Alta Moda

Dior Haute Couture, la sfilata SS24
La Maison Dior ha presentato la sua ultima collezione Haute Couture SS24 in una suggestiva cornice, impreziosita dall’installazione artistica di Isabella Ducrot intitolata “Big Aura”

La sala nel cuore dei giardini del Museo Rodin è diventata il palcoscenico per la sfilata Dior Haute Couture SS24. Un fashion show che ha abbracciato l’arte della couture e ha esplorato il concetto di aura attraverso pitture di capi oversize alti circa cinque metri. I disegni, ispirati agli abiti dei sultani ottomani, erano disposti su una composizione di fasce nere irregolari che richiamano la trama e l’ordito.

L’installazione della Ducrot ha fornito alla sfilata SS24 di Dior uno sfondo scenografico unico, simbolicamente legato all’idea di potere trascendente dei capi di Haute Couture, come ha sottolineato Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della Maison. Questo concetto di aura, ispirato anche dalle riflessioni di Walter Benjamin sulla riproducibilità dell’opera d’arte, rappresenta l’unicità e l’autenticità che caratterizzano l’Alta Moda.

Dior Haute Couture, la sfilata SS24

Dior Haute Couture SS24, i look della sfilata

Maria Grazia Chiuri ha definito la collezione Dior Haute Couture SS24 come il confine fragile tra arte e vita. La finitura Moire, che conferisce ai tessuti un aspetto ondulato, è utilizzata in una sorprendente tavolozza di sfumature che scolpisce le forme degli abiti. I capi, influenzati dall’opera Dior del 1952, La Cigale, hanno incarnato l’iridescenza della materia attraverso tonalità di oro, bianco, grigio, bordeaux e verde.

Dai cappotti con colletti imponenti alle gonne ampie con ritagli esagerati, la collezione ha rievocato l’eleganza architettonica degli archivi Dior, reinterpretandola in chiave contemporanea. Il velluto nero e l’organza double ricamata hanno conferito un’eleganza fluida, mentre mantelle di piume e ricami intricati hanno aggiunto un tocco di sontuosità e poesia.

In questa collezione, Maria Grazia Chiuri esplora dunque l’aura dell’Haute Couture attraverso la presenza materica, cromatica e costruttiva degli elementi che scolpiscono le silhouette. Un’esperienza davvero potente e performativa. Una manifestazione metamorfica dell’immaginazione che fa emergere la moda come forma d’arte. La sfilata ha trascinato gli spettatori in un viaggio straordinario, sfidando le convenzioni e celebrando l’unicità intrinseca dell’arte della Couture.

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