All’80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ieri è stato il giorno di “Finalmente l’alba”, il nuovo film di Saverio Costanzo. Con un viaggio lungo una notte della giovane Mimosa nella Cinecittá degli anni Cinquanta, Costanzo ricostruisce l’omicidio di Wilma Montesi. Un caso di grande rilievo mediatico a causa del coinvolgimento di numerosi personaggi di spicco nelle indagini
Saverio Costanzo ha presentato a Venezia 80 il suo “Finalmente l’alba”, che uscirà nelle sale cinematografiche il 14 dicembre 2023. Prodotto da Wildside con Rai Cinema e Freemantle, è distribuito da 01 Distribution.
Nel cast Lily James, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe, Rebecca Antonaci, Joe Keery, Rachel Sennott e Michele Bravi. “Finalmente l’alba” è il viaggio lungo una notte di una ragazza che, nella Cinecittà degli anni Cinquanta, diventa la protagonista di ore per lei memorabili che da ragazza la trasformeranno in donna.
“Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo
Il film parte dalla cronaca dell’omicidio di Wilma Montesi, nel 1953 a Roma. Il corpo della 21enne venne ritrovato senza vita sulla spiaggia di Torvaianica, vicino Roma. Un delitto ancora irrisolto, a distanza di settant’anni, che ha visto il coinvolgimento di alcuni personaggi politici dell’epoca ed è stato il primo processo mediatico della storia italiana.
«Inizialmente volevo scrivere un film sull’omicidio della giovanissima Wilma Montesi, avvenuto nell’aprile del 1953 e che rappresentò per l’Italia il primo caso di assassinio mediatico», ha raccontato Costanzo. «La stampa speculò sulla vicenda, che coinvolgeva personalità della politica e dello spettacolo, e nel pubblico nacque un’ossessione che presto diventò indifferenza. Dalle cronache scomparve la vittima per fare posto alla passerella dei suoi possibili carnefici. Poi, come accade spesso scrivendo, l’idea iniziale è cambiata e piuttosto che far morire l’innocente ne ho cercato il riscatto. Mi piace infatti pensare che “Finalmente l’alba” sia un film sul riscatto dei semplici, degli ingenui, di chi è ancora capace di guardare il mondo con stupore. La protagonista Mimosa è un foglio bianco, su cui ognuno dei personaggi in cui s’imbatte scrive la sua storia, senza paura di essere giudicato.»
«Mimosa è una ragazza semplice, una giovanissima comparsa di Cinecittà che nella Roma degli anni 50 accetta l’invito mondano di un gruppo di attori americani e con loro trascorre una notte infinta. Ne uscirà diversa, all’alba, scoprendo che il coraggio non serve a ripagare le aspettative degli altri, ma a scoprire chi siamo.»
Costanzo: Dedico questo film a mio padre
Saverio Costanzo, classe 1975, è il secondogenito di Maurizio Costanzo e della sua prima moglie, la giornalista Flaminia Morandi. In conferenza stampa, il regista e sceneggiatore ha dichiarato: «Dedico questo film a mio padre, è il minimo che possa fare». Costanzo ha debuttato nel 2004 con “Private” nel 2004 che ha vinto il Pardo d’Oro.
Nel 2006 ha realizzato il film “In memoria di me”, il suo secondo lungometraggio, in concorso alla Berlinale nel 2007. Il 2010 è l’anno de “La solitudine dei numeri primi”, tratto dal romanzo di Paolo Giordano, che ha venduto oltre due milioni di copie in Italia ed è stato tradotto in più di trenta lingue. Il film ha partecipato in concorso alla 67ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Nel 2014 ha diretto “Hungry Hearts” con protagonisti Alba Rohrwacher e Adam Driver. Il film è stato presentato in concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia dove ha vinto due Coppe Volpi per le interpretazioni dei due protagonisti. Saverio Costanzo ha diretto poi per Sky Cinema l’adattamento italiano di “In Treatment” Stagione 1, 2 e 3, l’omonima serie HBO tratta dal format israeliano creato da Hagai Levi
Nel 2018 e nel 2020 ha scritto e diretto la prima e seconda stagione della serie Rai-HBO “L’amica geniale”, tratta dalla tetralogia di Elena Ferrante. Ha firmato la sceneggiatura anche della terza e quarta stagione della serie.