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Valentino Haute Couture, t-shirt come abiti da gala e jeans come tele per ricami

Valentino ha presentato a Parigi la sua collezione Haute Couture FW23/24 Un Château, una rappresentazione senza limiti geografici o temporali. Un Castello non è infatti un semplice edificio. Diventa piuttosto un’arena per amplificare le idee. Un’arena aperta e inclusiva, per tutti

Tra i giardini ben curati del castello di Chantilly, Pierpaolo Piccioli ha presentato una nuova interpretazione della Couture, in cui la semplicità incontra la complessità attraverso dettagli opulenti. Nella sfilata Valentino Haute Couture FW23/24, infatti, il Direttore Creativo interpreta Un Château come un’entità metafisica, un contesto che può essere riconsiderato. Questo spazio, testimone di un’epoca passata, porta con sé le tracce delle vite vissute al suo interno.

Oggi, uno Château può rifiutare la sua storia e ricalibrarsi, diventando un luogo per tutti, un simbolo di uguaglianza e celebrazione della bellezza, dell’unicità e della libertà. Un Château può anche rappresentare una metafora dei preconcetti collettivi sull’Haute Couture. La storia passata di Un Château può essere riconfigurata, confondendo le aspettative e rivelando paradossi. All’interno della complessità architettonica di Un Château e della complessità percepita dell’Haute Couture, è possibile trovare una pura semplicità.

Valentino, la sfilata Haute Couture FW23/24 Un Chateau
Il direttore creativo Pierpaolo PIccioli in passerella con le sarte dell’Atelier Valentino

Valentino Haute Couture FW23/24

In questa collezione, viene promossa l’ideologia fondamentale dell’Alta Moda: la maestria, l’artigianalità e il potere dell’individuo, dell’unicità. Questi concetti si traducono in abiti che riflettono la sensibilità contemporanea e le realtà moderne. Attraverso un processo di riduzione, si aggiunge un significato sorprendente.

Valentino, la sfilata Haute Couture FW23/24 Un Chateau

Gli abiti si distinguono per la loro semplicità, seguendo delicatamente le forme del corpo. Le cuciture sono ridotte, precise e mirate. Gli ideali del passato vengono reinterpretati con uno spirito attuale. I tessuti leggeri evocano l’impressione di un barocco minimizzato, con decori astratti che intensificano il colore. I drappeggi congelano il tessuto in un momento di movimento, catturando un istante di immobilità che invita alla riflessione.

In passerella jeans e t-shirt

L’umanità è al centro di tutto, con abiti che fluiscono insieme al corpo, esprimendo emozioni individuali e sentimenti umani. Le scarpe basse consentono la libertà di movimento, mentre gli abiti esprimono emozioni individuali e umane. Si notano tocchi di sfarzo, come pellicce o gioielli di cristallo, che richiamano memorie e storie. Dall’altra parte, il quotidiano diventa eccezionale.

Valentino, la sfilata Haute Couture FW23/24 Un Chateau

Nella collezione Valentino Haute Couture FW23/24, le t-shirt diventano abiti da gala e jeans vintage Levi’s 501 XX Big diventano tele per ricami dorati. Altri jeans vengono poi reinventati, il denim viene costruito con dettagli accurati di perline che stimolano la curiosità e richiedono un esame più attento. Questo approccio e questa filosofia caratterizzano l’intera collezione.

Valentino, la sfilata Haute Couture FW23/24 Un Chateau

Un Château si trasforma dunque in una metafora dei preconcetti sull’Haute Couture, poiché la sua storia può essere reinventata e i paradossi svelati. La collezione Valentino Haute Couture FW23/24 esplora la tensione tra l’ambiente e le persone al suo interno, creando un contrasto tra la grandiosità degli interni e la libertà della natura. Un Château diventa quindi un’arena aperta e inclusiva in cui le idee possono essere amplificate per tutti.

 

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