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Schiaparelli, la sfilata della collezione Haute Couture FW23/24 tra moda e arte

Schiaparelli Haute Couture FW23/24
L’Alta Moda è da sempre associata all’eccellenza artigianale, alla sperimentazione nel design, all’eleganza e alla raffinatezza. La sfilata della collezione Haute Couture FW23/24 di Schiaparelli, andata in scena a Parigi, incarna tutto questo

Nel primo dei tre giorni delle sfilate Haute Couture a Parigi, è andato il scena il fashion show Schiaparelli FW23/24 sotto la direzione creativa di Daniel Roseberry.

Il direttore creativo rompe con i trucchi e i codici convenzionali, e si imbarca in un viaggio alla scoperta di nuovi territori, valicando i limiti. Il risultato è una collezione che fonde moda, arte e artigianato, e lascia il pubblico a bocca aperta.

Schiaparelli, la sfilata Haute Couture FW23/24

Schiaparelli Haute Couture FW23/24

Prima dell’inizio della sfilata, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti Daniel Roseberry ha espresso il desiderio di creare una collezione che trasudasse libertà, spontaneità e che avesse una valenza pittorica. Questa volta dunque Daniel Roseberry mette da parte colpi di scena e trucchi teatrali, come le teste di belva viste in passerella per la Haute Couture SS23. E pone tutta la sua concentrazione sulla collezione stessa, con lo scopo di mettere in mostra le tecniche e la maestria usate per realizzarla. Il risultato è una straordinaria sfilata di silhouette scultoree e asimmetriche, realizzate con materiali bianchi e neri, dove le linee tra abbigliamento, ricamo, gioielleria e collage tessili sono molto sfumate.

Schiaparelli, la sfilata Haute Couture FW23/24

Daniel Roseberry si ispira alla ricca eredità artistica di Schiaparelli, con un particolare focus sulla collaborazione della maison con artisti di fama mondiale. Una delle influenze più evidenti è quella di Lucian Freud. Lo stile pittorico del celebre artista britannico di origini tedesche si distingueva per la precisione nella resa dei dettagli. E soprattutto per l’uso di pennellate spesse e visibili, e per la particolare attenzione alla resa delle texture della pelle. Le opere di Freud hanno ispirato la creazione di un abito nude multicolore. Un capo caratterizzato da un mosaico irregolare di paillettes cucite meticolosamente su chiffon, e che cattura l’essenza della pittura di Freud.

Schiaparelli, la sfilata Haute Couture FW23/24

L’esplorazione dell’iconico ricamo dorato di Schiaparelli ha portato poi Roseberry a scoprire l’intenso blu ultramarino brevettato nel 1960 dal pittore francese Yves Klein. Chiamato “International Klein Blue” (IKB), questo colore è diventato una delle sue caratteristiche distintive e ha svolto un ruolo centrale nella sua opera. Roseberry lo richiama in molti capi della collezione Schiaparelli Haute Couture FW23/24. Compare su alcuni capi della collezione, ma anche come vernice spray per il corpo e sotto forma di gioielli di legno.

Schiaparelli, la sfilata Haute Couture FW23/24

I look della collezione

Insomma, per la Daniel Roseberry collezione Schiaparelli Haute Couture FW23/24 prende un po’ le distanze dall’estetica fatta di sovrastrutture eccessive, di giochi di volumi inaspettati, di coup de theatre. E mostra la sua evoluzione creativa tornando al caratteristico trompe l’oeil della maison, esplorando nuove strade nell’alta moda.

 

L’estetica distintiva di Schiaparelli sotto la direzione creativa di Daniel Roseberry si manifesta attraverso un’esplosione di colore, dettagli sorprendenti, collaborazioni artistiche e una visione audace e innovativa. Questa estetica unica cattura l’essenza del marchio Schiaparelli, e continua a ridefinire i confini della moda di alta gamma.

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