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Marc Jacobs: la breve sfilata FW23/24 riflette sulla natura della moda nell’era digitale

Marc Jacobs ha presentato la sua collezione FW23/24 con una sfilata lampo. Circa due minuti in tutto. Lo stilista, noto per le sue provocazioni, continua a sfidare le aspettative e a mettere in discussione le convenzioni consolidate delle sfilate di moda

La sfilata Marc Jacobs FW23/24 è andata in scena all’insegna della fugacità. Un evento che ha lasciato il pubblico riflettere sulle implicazioni della sua brevità e sui messaggi più profondi che ha trasmesso. Oggi tutto è veloce. Siamo abituati a scorrere rapidamente i contenuti sui social, a consumare tutto in fretta. Ed il messaggio di Marc Jacobs forse è proprio questo. Anche i capi e le sfilate di moda, che richiedono settimane e mesi di preparazione, vengono poi consumati troppo in fretta. Ma con lo stilista non si può mai dire. Come si sa, è noto per la sua attitudine alla sorpresa e alle provocazioni.

Con la FW23/24 e le modelle che sfoggiano un taglio cyberpunk Marc Jacobs rende omaggio alla New York degli anni ’80, evocando un senso di nostalgia. Allo stesso tempo, porta in passerella il progresso tecnologico e il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’industria della moda. Le note della sfilata, piuttosto monotone, sono state infatti composte da Open AI Chat GPT.

Marc Jacobs, la collezione FW23/24

La veloce sfilata (29 look in tutto) ha offerto uno sguardo sulla fusione tra sartorialità maschile ed eleganza femminile. Con un omaggio agli anni ’80, quelli della giovinezza del designer, che quest’anno ha compito 60 anni: un’epoca dove non esistevano ancora né Internet né i social. Con la collezione FW23/24 Marc Jacobs si allontana dall’estetica curata o couture delle sue recenti creazioni. È una collezione cruda, essenziale, che incarna appieno lo spirito di New York.

Le modelle, con i loro tagli di capelli cyberpunk che ricordano gli iconici replicanti di Blade Runner, riflettono l’essenza della visione di Jacobs. I capi mescolano la sartorialità maschile con l’eleganza femminile. In passerella capi dalle spalle oversize, pantaloni a vita alta plissettati e miniabiti. La palette cromatica in bianco e nero riflette l’essenzialità della collezione. Marc Jacobs ha già ampiamente esplorato gli anni ’80 nelle sue collezioni precedenti. La collezione FW23/24 tuttavia risuona come l’eco più autentico delle sue esperienze personali, e di quella New York dove Marc Jacobs ha vissuto da ragazzo.

Con la decisione di mandare in scena una sfilata così rapida, Marc Jacobs vuole far riflettere sull’odierno, ritmo frenetico di vita e sull’insaziabile consumo di contenuti che vengono rapidamente assorbiti e scartati. Forse la sua è una critica alla ricerca incessante dell’industria della moda contemporanea per la novità, o  alla fugace capacità di attenzione che contraddistingue i tempi moderni. Ad ogni modo, con la sfilata FW23/24 Marc Jacobs lascia il pubblico desideroso di qualcosa in più. Il designer sfida le regole tradizionali delle presentazioni in passerella, e suscita una discussione sulla natura della moda nell’era digitale.

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