Wondernet Magazine
FASHION WEEK

Raxxy, la sfilata FW23 omaggia il piumino haute couture super futuristico

Raxxy debutta a Milano Fashion Week con la FW23
Raxxy, brand cinese con sede a Milano, ha debuttato a Milano Moda Donna con la sfilata FW23 che ha omaggiato il suo piumino haute couture super futuristico!

Il brand Raxxy, fondato congiuntamente a Shanghai e Milano nel 2020, si è ispirato alla parola cinese Hán, che significa inverno freddo. Il brand luxury è specializzato nel piumino di lusso. I suoi romantici e colorati piumini sono realizzati artigianalmente attraverso sofisticate innovazioni tecnologiche. Il suo approccio edonistico ha integrato la cultura tradizionale cinese con la moderna tecnologia di design della moda. Ogni singolo pezzo, non è solo un capo d’abbigliamento ma anche una storia, un dettaglio, un sogno, un concetto di culture, esperienze e tendenze.

Il designer William Shen ha dimostrato interesse per la moda fin da bambino, ma grazie alla sua passione per la matematica, ha percepito una legge dell’arte, nascosta in tutte le cose. Ovvero le regole della legge del cambiamento anziché del cambiamento stesso. Applicando queste leggi al sistema della moda si ottiene un’innovazione artistica molto interessante, che è diventata il fulcro del marchio.

William Shen in passerella al termine della sfilata Raxxy FW23

Raxxy FW23

Per la collezione FW23 di debutto a Milano Moda Donna il designer è partito dalla teoria geometrica dei frattali. Dunque è riuscito a unire la moda con figure geometriche che si ripetono all’infinito nella loro totalità e in tutti i loro dettagli. Dai precisi intagli si evince la combinazione del tessuto e del piumino per formare un morbido oggetto 3D, dall’aspetto scultoreo esclusivo.

Articoli correlati

Annakiki, la FW23 è un’armatura futuristica per un mondo post-apocalittico

Paola Pulvirenti

Zimmermann, la sfilata FW24 tra illustrazioni anni Venti con la top Bianca Balti

Paola Pulvirenti

Milano Moda Donna 2023, il calendario definitivo. Stella Jean esce e critica la CNMI

Paola Pulvirenti

Lascia un commento