L’8 dicembre si avvicina, e come ogni anno porta con sé colori, decorazioni. Ma qual è l’impatto ambientale dell’albero di Natale sul nostro pianeta? Meglio sceglierne uno vero o uno di plastica?
Anche quest’anno è quasi arrivato il momento di addobbare l’albero di Natale, usanza che in molte case coincide con l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione. Un’usanza consolidata, ma qual è l’albero di Natale con il minore impatto ambientale, quello vero o quello finto?
A questa domanda risponde Time2play, che ha utilizzato il software OMNI Calculator per calcolare l’impatto ambientale degli alberi di Natale.
Gli alberi di Natale in numeri
Stando ai dati 2021 riportati da Coldiretti, l’85% delle famiglie italiane decora un albero di Natale, dedicando a questa usanza una cifra media che si aggira intorno ai 44 €, ovvero il prezzo medio di un albero di Natale. Cifra che, però, può oscillare in base alla grandezza e alla qualità dell’albero scelto.
Di solito si sceglie un albero di altezza media, ovvero alto circa 1 metro e mezzo. E, da buona usanza natalizia, chi ha acquistato un albero finto in tempi recenti di solito lo utilizza di nuovo a meno che non sia troppo rovinato. Sono infatti il 63% del totale le famiglie italiane che riciclano l’albero dell’anno precedente.
Albero di Natale vero vs. albero finto: l’impatto ambientale
Partendo dai dati della Coldiretti, Time2Play si è avvalsa del software OMNI Calculator che ha una specifica sezione per misurare l’impatto ambientale di un albero di Natale. È stato calcolato l’impatto ambientale sia di un albero di Natale vero che di un albero finto. E i risultati sono sconvolgenti. Scegliendo infatti un albero di Natale finto in plastica PVC realizzato in Cina, di altezza media (1,5 metri), guidando per 5 km un’auto utilitaria a benzina per andare a prenderlo e con l’obiettivo di riutilizzarlo il prossimo anno, si producono 30,95 kg di CO2e per ciascun albero finto venduto.
Questa somma, che lascia attoniti di per sé, diminuisce di gran lunga scegliendo un albero vero. Infatti, acquistando un albero vero di provenienza italiana, di altezza media (1,5 metri), guidando per 5 km un’auto utilitaria a benzina per andare a prenderlo, per poi smaltirlo negli appositi centri di raccolta, si producono 4,72 kg di CO2e. Una cifra ben diversa rispetto alla precedente.
E se volessimo andare a calcolare l’impatto ambientale dell’acquisto di un albero di Natale vero contro l’acquisto di un albero finto, in termini di emissioni CO2 nocive, avremmo:
5.000.000 (alberi finti venduti in Italia) x 30,95 kg di CO2e (emissioni prodotte da ciascun albero finto) = 154,750 tonnellate di CO2e.
3.000.000 (alberi veri venduti in Italia) x 4,72 kg di CO2e (emissioni prodotte da ciascun albero vero) = 14,175 tonnellate di CO2e.
Il fai da te per un Natale alternativo
Insomma, scegliendo un albero di Natale vero si riduce di circa un sesto l’impatto ambientale. Ma potremmo risparmiare ancora emissioni nocive di CO2 semplicemente scegliendo un metodo alternativo per fare l’albero, magari usando un po’ di creatività. Su internet è pieno di idee originali per allestire e decorare il proprio “albero” coinvolgendo tutta la famiglia.
impatto
Perché, ad esempio, non fare un albero di Natale usando i libri o le lattine? Certo, serviranno circa 61 libri e 75 lattine, oltre a tantissime luci e decorazioni, ma l’ambiente ce ne sarà grato!