A Venezia 79 i Giornalisti Cinematografici festeggiano i primi 60 anni di cinema di Stefania Sandrelli. L’attrice torna alla Mostra del Cinema come protagonista dell’opera prima “Acqua e anice”, evento speciale delle Giornate degli Autori
Va a Stefania Sandrelli il Premio Pietro Bianchi 2022, il riconoscimento che i Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci) assegnano tradizionalmente al Lido, quest’anno per la 45ma edizione, ad una personalità del cinema italiano.
D’intesa con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Bianchi è un omaggio ad una delle nostre attrici più amate. Icona della migliore commedia italiana, Stefania Sandrelli continua a conquistare il pubblico con semplicità, grande passione e con la freschezza evergreen del suo talento.
A Stefania Sandrelli il Premio Bianchi 2022
Il Premio celebra i primi sessant’anni di carriera di Stefania Sandrellli. L’attrice torna alla Mostra con “Acqua e anice”, opera prima di Corrado Ceron, evento speciale alle Giornate degli Autori.
Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 2005, Stefania Sandrelli ha ricevuto dai Giornalisti Cinematografici ben sette Nastri d’Argento. Tra questi, anche un Nastro d’onore e il Nastro d’oro alla carriera. È stata infatti premiata per le sue interpretazioni in “La terrazza” e “La cena” di Ettore Scola. “Mignon è partita” di Francesca Archibugi, “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, “La prima cosa bella” di Paolo Virzì.
«Sono molto felice e profondamente onorata di ricevere questo Premio così prestigioso dai Giornalisti Cinematografici, una categoria tanto importante per il nostro lavoro che mi ha sempre seguito con attenzione e con un affetto da me totalmente ricambiato. Un grande attestato di stima e amicizia reciproca che dura negli anni e di cui sono molto grata alla Presidente Laura Delli Colli, al Direttivo del Sindacato che lo assegna e a tutti i Giornalisti Cinematografici», ha sottolineato commossa Stefania Sandrelli.
Il Premio Pietro Bianchi
Promosso dai Giornalisti Cinematografici Italiani, il Premio Pietro Bianchi è da sempre dedicato ad una personalità del cinema italiano.
Nato nel 1977 in collaborazione con la Biennale, il riconoscimento è assegnato dai Giornalisti Cinematografici Italiani d’intesa con la Mostra del Cinema. Negli anni è stato attribuito ad un’intera generazione di registi, sceneggiatori, autori della fotografia e alcuni tecnici, tutti protagonisti tra i più rappresentativi del più grande cinema italiano. Da Mario Soldati, il primo a riceverlo della storia del Premio, a Zavattini. E poi Blasetti, Castellani, Zampa, Lattuada, Monicelli, Comencini, De Santis, Rosi, Risi, Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Magni, Lizzani, Bertolucci, Antonioni. Lo hanno ricevuto anche gli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico, Age e Scarpelli e Tonino Guerra, gli autori della fotografia Giuseppe Rotunno e Vittorio Storaro, il montatore Roberto Perpignani e molti altri nomi eccellenti. Tra questi, pochissimi attori: Sophia Loren e Alberto Sordi, Claudia Cardinale e Virna Lisi, Carlo Verdone, Michele Placido.
Negli anni Duemila è andato simbolicamente ai grandi della critica italiana, poi ad un protagonista della comunicazione come Enrico Lucherini. Tra gli autori lo hanno ricevuto più recentemente Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo e Citto Maselli, Gianni Amelio, Enzo D’Alò, Gabriele Salvatores, Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti, Dario Argento e ha celebrato nelle ultime edizioni anche il giornalismo irripetibile di Vincenzo Mollica. Dopo Dominique Sanda, premiata lo scorso anno proprio insieme a Stefania Sandrelli, metà di una straordinaria coppia di protagoniste per Bernardo Bertolucci, il Premio festeggia ancora una volta in questa 45.ma edizione una grande attrice.
In “Acqua e anice” Stefania Sandrelli è Olimpia
“Acqua e anice” di Corrado Ceron verrà presentato come evento speciale alle Giornate degli Autori l’8 settembre. Uscirà nelle sale italiane con Fandango dal 29 settembre. Opera prima di Ceron, il film è un “road movie da balera”. Racconta la storia di Olimpia – interpretata dalla Sandrelli – leggenda del liscio che a 70 anni suonati decide di ritornare in pista. Un film che si trasforma in un coraggioso inno alla libertà di scegliere come essere felici, oltre l’età e le convenzioni.