In Italia abbiamo un problema serio relativo all’inquinamento, che non riguarda soltanto le città, ma anche le spiagge della Penisola. Dalle spiagge smoke-free alla raccolta dei rifiuti, qualche consiglio sui comportamenti da adottare per tutelare l’ambiente
In realtà è l’intero Mediterraneo a soffrire del problema dell’inquinamento, considerando la quantità di spazzatura che viene quotidianamente riversata in mare, fra plastica e altro.
Tra le tonnellate e tonnellate di immondizia, i mozziconi di sigarette svolgono un ruolo da protagonisti: in base alle ultime rilevazioni della Onlus Marevivo, infatti, questi rappresentano ben il 40% del totale dei rifiuti.
I dati sull’inquinamento delle spiagge italiane
Come anticipato, il Mediterraneo soffre di un grave problema di inquinamento, di cui almeno per il 40% è dovuto ai mozziconi di sigarette. E non potrebbe essere altrimenti, dato che in Italia, ad esempio, ogni anno vengono buttate per terra oltre 14 miliardi di cicche dai fumatori che animano i litorali (e non solo) del Belpaese. Anche in questo caso, fanno fede i dati emersi dall’ultimo report pubblicato dalla Onlus Marevivo.
Chiaramente questa inciviltà causa dei danni all’ambiente. Nello specifico, le cicche abbandonate sulle spiagge e in altre aree all’aperto possono essere scambiate per cibo da animali come gli uccelli, le tartarughe e i pesci, con conseguenti problemi di salute piuttosto gravi. Gli animali, infatti, possono soffrire a causa di problematiche come il soffocamento, l’intossicazione e l’avvelenamento.
Inoltre, è bene sottolineare che questo problema non accenna a diminuire. Anzi, si stima che la quantità di mozziconi abbandonati sulle spiagge sia cresciuta negli ultimi anni.
In altre parole, è stato raggiunto un livello critico del quale bisogna occuparsi quanto prima. Per il momento si sta provando ad arginare il problema con una serie di campagne di sensibilizzazione sul tema, insieme ai vari divieti di fumo in spiaggia, ma è necessario l’impegno di tutti per proteggere il nostro ambiente.
Cosa fare per ridurre l’inquinamento delle spiagge
Alcuni comuni italiani stanno provando ad arginare il problema dell’inquinamento da sigarette attraverso interventi rigidi, ovvero imponendo il divieto di fumo nei litorali. Una delle regioni più virtuose, in tal senso, è la Puglia, che si è fissata l’obiettivo di diventare “smoke-free” entro il 2023.
Ciò nonostante, non tutte le aree balneari italiane hanno adottato questa misura. Gran parte delle località marittime del Belpaese, infatti, non sono ancora intervenute per affrontare l’inquinamento delle spiagge.
Alla luce di questo immobilismo da parte di una buona fetta di comuni balneari italiani, si ritiene utile fornire alcuni consigli sui comportamenti da tenere in spiaggia a tutti i fumatori che vogliono dare il proprio contributo nella lotta a questo problema.
No a plastica sigarette in spiaggia
Innanzitutto, è possibile utilizzare dispositivi come le e-cig quando si va in spiaggia, così da evitare di inquinare con le sigarette tradizionali. Esistono infatti diversi tipi di sigarette elettroniche tra cui scegliere per poter sostituire le sigarette tradizionali e ridurre l’apporto di mozziconi presenti sulle spiagge, che a causa della presenza delle microplastiche all’interno dei filtri, finiscono per inquinare anche i mari.
In secondo luogo, per evitare di inquinare e di sporcare, si consiglia di organizzarsi con i sacchetti della spazzatura, per raccogliere tutti i rifiuti prodotti, soprattutto quelli plastici, evitando di inquinare l’ambiente. Inoltre, si dovrebbe evitare di versare liquidi in mare, per non danneggiare la flora e la fauna, ed è bene anche educare i bimbi al tema della tutela dell’ambiente.
No, poi, alla plastica usa e getta e ai falò, che comunque oramai sono spesso vietati per evitare che si verifichino degli incendi. Infine, occorre fare attenzione alle deiezioni lasciate dagli animali domestici, raccogliendole sempre.