È morto all’età di 78 anni Patrick Demarchelier, fotografo di moda di origine francese. Ha realizzato le copertine delle più importanti riviste di moda. I suoi ritratti erano molto apprezzati dalla casa reale britannica, in particolare da Lady Diana Spencer
Dalla Francia, dove era nato a Le Havre nel 1944, Patrick Demarchelier nel 1975 si era trasferito a New York, dove si è spento ieri all’età di 78 anni.
L’annuncio sull’account Instagram del celebre fotografo, dove i suoi parenti hanno pubblicato un messaggio commovente. «È con grande tristezza che annunciamo la morte di Patrick Demarchelier il 31 marzo 2022, all’età di 78 anni», si legge nella didascalia che mostra una rara istantanea del fotografo.
È morto Patrick Demarchelier, il celebre fotografo di moda autore dei ritratti di Lady Diana
Un messaggio solenne a cui hanno aggiunto: «Gli sopravvivono sua moglie Mia, i suoi tre figli Gustaf, Arthur, Victor e tre nipoti». La famiglia finora non ha reso note le cause della morte.
Dagli anni ’70 a oggi, Patrick Demarchelier ha realizzato le copertine delle più importanti riviste di moda tra cui Harper’s Bazaar, Vogue, Elle, Esquire e Arena Homme. Nel 2005 e nel 2008 ha realizzato il Calendario Pirelli. Ha inoltre creato campagne pubblicitarie per moltissime maison d’alta moda, tra le quali Chanel, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton, Versace, Giorgio Armani, Ralph Lauren e Calvin Klein. Inoltre è stato il primo fotografo non britannico a fotografare Lady Diana Spencer.
Come ricorda Paris Match, Demarchelier aveva incontrato per la prima volta Lady Diana nel 1986, a Highgrove. Di lei il fotografo ha svelato in seguito: “Quello che preferivo era il suo sorriso, che era magnifico. Quando sorrideva, il mondo intero si illuminava. Il suo sorriso era seducente, superbo”.
È Patrick Demarchelier l’autore di alcuni degli scatti più famosi della principessa Diana, come la foto del 1990 dove la principessa del Galles sorride in un abito bianco, con le braccia appoggiate alle ginocchia e la corona in testa. Patrick Demarchelier viene ripetutamente citato nel film “Il diavolo veste Prada“.