La collezione Antonio Marras Autunno/Inverno 2022-23 ha sfilato a Mosca lo scorso 16 febbraio. Una decisione che suggella una lunga e proficua collaborazione tra il designer sardo e il partner russo Bosco dei ciliegi, uno dei leader del fashion retail sul mercato russo
Antonio Marras ha presentato a Mosca la collezione Autunno/Inverno 2022-23 dedicata a “Oci Ciornie” (“Occhi Neri”), il film cult del 1987 diretto da Nikita Sergeevič Michalkov ed ispirato ad alcuni racconti di Anton Čechov.
Oci Ciornie racconta una storia d’amore tra un italiano (Marcello Mastroianni) e una donna russa (Silvana Mangano) ed è una prova di grande intesa tra la regia geniale di Nikita Michalkov e la maestria dei due grandi attori italiani. E soprattutto, è una dichiarazione d’affetto, di intesa e di fiducia tra i due paesi. Il Bosco dei ciliegi è stato il primo, nel 2005, ad aprire il monomarca Antonio Marras al Pestrovsky Passage, elegante centro commerciale al centro di Mosca.
Antonio Marras, la collezione Autunno/Inverno 2022-23 a Mosca
Antonio Marras ha ricambiato presentando la collezione Autunno/Inverno 2022-23 a Mosca. Il luogo di chi, da sempre, sin dal principio ha creduto nel brand sempre di più anche in momenti delicati come questo ultimo periodo tempestoso.
Lo ha fatto con una sfilata che è stata un vero e proprio spettacolo, con performer e ballerini e modelle e modelli, come ci ha abituato ormai Antonio Marras. In passerella, look da uomo e da donna interscambiabili. Pezzi unici rivisitatati, come maglie, kilt, giacche e tailleur sartoriali impeccabili. Giacche da uomo in tweed e Prince de Galles riprendono vita, ne vivono un’altra più fresca, più nuova, assemblate insieme e arricchite da tralci di ricami e intarsi di tessuti.
Cappotti unici recuperati e riassemblati con inserti e incastri di materiali dismessi. Maglie effetto irlanda smontate e ricamate. Maglie a jacquard geometrici con mix di filati e mohair garzato. Effetti patchwork per arredare rigorose giacche. Maglie supercolorate con interventi di tessuto. Bomber e cappe di vari tessuti mischiati e combinati per assonanza o contrasto. Nella palette di colori, panna, ecrù, bianco latte, cipria e mauve. Grigio perla e grigio antracite.Cammello e il classico bianco e nero. Talvolta maglie squillanti di giallo acido, fuxia e turchese. Tessuti maschili e sete a fiori grandi e ghirlande celesti incastrate in cornici. Paillettes e pizzi applicati. Tessuti in maglia a spina di pesce e jersey. Il tartan e il camouflage. Scaglie d’argento e panno bianco. Damaschi e gessati maschili e velluti effetto pelliccia. Le linee sono sciolte e rigorose o arruffate e arzigogolate. Camicie bianche interrotte, grembiuli scomposti, abiti increspati, giacche smoking suddivise perché il caos ha un suo ordine interiore e si sa come dice il titolo di un libro di Paolo Nori: “I russi sono matti”. Ma i sardi non lo sono da meno…