Sulla Hollywood Walk of Fame di Los Angeles, Alessandro Michele ha presentato la nuova collezione di Gucci. Tra i super ospiti Gwyneth Paltrow e i Måneskin!
Gucci alla conquista di Hollywood. Alessandro Michele ha presentato a Los Angeles la “Love Parade”, una collezione sfarzosa ispirata all’epoca d’oro del cinema, per celebrare il centenario della maison. La sfilata ha coinvolto cento, tra modelli e modelle, che hanno attraversato Hollywood Boulevard.
I modelli come vere e proprie divinità pagane del cinema. Una sfilata nata dalla passione per il cinema, del resto la mamma di Alessandro Michele lavorava per l’industria cinematografica per una casa di produzione. E come ha rivelato proprio Michele: «Ricordo i suoi racconti, dettagliati e scintillanti, su quella fabbrica di sogni. C’era il pallore d’alabastro di Marilyn Monroe e la sua voce diafana. C’erano i guanti neri di satin di Rita Hayworth e i capelli di seta di Veronica Lake».
Gucci Love Parade
In passerella per Gucci Love Parade smoking colorati, abiti lunghi bordati di pelliccia e occhiali tempestati di brillanti, come i divi del cinema d’altri tempi. La collezione è però anche piena di riferimenti contemporanei e fetish tipici dell’estetica di Michele.
Un omaggio anche al bondage con body in latex, autoreggenti, lingerie a vista, scarpe con plateau vertiginosi, da mistress-chic. La vera chicca? I gioielli a forma di sex toys. Tra gli accessori cult ci sono sicuramente le it-bag, gli occhiali tempestati di strass e i gioielli da naso, a metà tra piercing e anelli. Fra i modelli anche il fresco attore di American Horror Story ed ex bambino prodigio Macaulay Culkin e l’attoreJared Leto. Tra gli ospiti speciali amici della maison: Gwyneth Paltrow, i Måneskin, Lizzo, Miley Cyrus, Dakota Johnson, Billie Eilish, Diane Keaton, Serena Williams, Blake Lee, James Corden e Salma Hayek. Una parata di star degna della notte degli Oscar! Infatti come ha concluso Michele:« Los Angeles risplende della sua magia, che è senza tempo; è un luogo che sfiora le divinità, diventando una mitologia del possibile».