«Tre anni di lavoro. Posando lo sguardo su una carriera infinita. Materiali inediti. I backstage degli spettacoli. La sua ultima intervista, non sapendo sarebbe stata l’ultima». Così Edoardo Leo ha presentato alla Festa del Cinema di Roma “Luigi Proietti detto Gigi”.
Edoardo Leo aveva iniziato a girare “Luigi Proietti detto Gigi” nel 2018. L’idea del documentario è nata dallo spettacolo del 1976 “A me gli occhi please”, con cui l’attore ha rivoluzionato la scena teatrale italiana.
Dopo la scomparsa del maestro il 2 novembre 2020, proprio nel giorno del suo 80mo compleanno, Edoardo Leo si è trovato tutte quelle ore di materiale inedito. «Lunghe chiacchierate nel suo studio, decine di ore di video da guardare insieme. L’ho ripreso ovunque, negli spettacoli, nei camerini, alle prove. Poi al Globe Theatre una lunga intervista, che non sapevo sarebbe stata la sua ultima», ha raccontato Leo. «Ho posato lo sguardo su una carriera infinita, piena di fatti artistici diversissimi tra loro e tutti di enorme importanza».
“Luigi Proietti detto Gigi”, l’omaggio di Edoardo Leo alla lunga carriera del maestro
Così, “Luigi Proietti detto Gigi” è diventato un viaggio attraverso il quale il 49enne attore e regista romano cerca di svelare l’uomo, non solo l’attore. Dall’infanzia, alla carriera da cantante, al teatro sperimentale, il passaggio al Sistina. Nel 1976 il trionfo di A me gli occhi please, le incursioni nel cinema. E poi la sua strada che si è incrociata con quella ti tanti altri grandi del cinema e dello spettacolo, da Federico Fellini a Eduardo De Filippo a Vittorio Gassman. Le testimonianze di tanti artisti della nuova generazione, come Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann, Fiorello, Marco Giallini. E soprattutto, la collaborazione e i racconti della famiglia.
In sala la famiglia e una poltrona vuota
Alla proiezione di “Luigi Proietti detto Gigi” alla Festa del Cinema di Roma c’era la sua famiglia, la vedova Sagitta Alter, le figlie Susanna e Carlotta. E nella sala dell’Auditorium, “una poltrona vuota, la sua, perchè il mio rimpianto è non poterglielo far vedere”, da rivelato Edoardo Leo.
«È un film bellissimo, che rispecchia pienamente papà, lo racconta in modo completo, ne siamo tutti veramente molto felici», ha detto Carlotta Proietti.
Prodotto da Fulvio e Paola Lucisano con Paola Ferrari e Edoardo Leo, il documentario è una produzione Italian International Film e Alea Film con Rai Cinema in associazione con Politeama e in collaborazione con Lexus che con questo film entra nel mondo della produzione cinematografica. «Troveremo una data adeguata per l’uscita in sala e poi in sinergia con la Rai una programmazione tv», ha detto Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema.
Intanto il 3 novembre uscirà nelle sale “Io sono Babbo Natale” di Edoardo Falcone, il film con Marco Giallini in cui Proietti ha recitato per l’ultima volta.
La foto di apertura è di Anna Camerlingo©